sabato 31 dicembre 2005

E' facile emozionarsi, anche lasciarsi prendere dalla malinconia, quando mancano meno di due ore alla fine di un anno... già lo vedo, nell'iconografia classica: il povero vecchio preso a calci dal bambino impertinente e arrogante che arriva... eppure, quante me ne hai riservate, povero vecchio.. ti sei preso gioco di me, mi hai umiliato... ma hai anche saputo come gratificarmi. Un altro giro di giostra arriva allo stop, da domani, altro giro, altra corsa... E' stato un anno da ricordare questo? E' stato un anno "bello"? Non mi è dato saperlo, e non voglio saperlo.. mi basta sperare che la nostra avventura continui, di corsa o azzoppata non conta.. non so se mi aspettano delle rivincite, io non credo.. perchè sconfitte vere e proprie non credo di averne vissute.. anzi... Il fondo di amaro che permane è fisiologico, come è amaro anche il più stimato tra gli champagne... Ciò che voglio augurarvi è semplicemente un anno nuovo, nulla più.. vi auguro che il prossimo sia semplicemente un anno nuovo, perchè c'è molto da cambiare, molto da affinare.. credo che potrei parlare ore questa sera, ma vi risparmio, questa sera vince il pudore.. e poi.. c'è un cenone che mi aspetta...
Quest'anno allora lo dedico a voi, ma questo è scontato... se però un pensiero speciale deve proprio strapparsi dalle mie carni è per una persona che non c'è più, e quest'anno per lei sarebbero state 102 primavere... ciao...

venerdì 30 dicembre 2005

Ho solo pochi istanti per aggiornare queste pagine... credo che stanotte rifletterò sulle ultime notizie che danno il subcomandante marcos schierato per il partito della pancia, perchè la magrezza, direbbe, è simbolo del capitalismo... mi auguro che certe notizie non corrispondano al vero, non mi troverei nè daccordo nè a mio agio... anche se, a dirla tutta, mi farebbe molto comodo :)...
Preparavo oggi il bigliettino di auguri per il nostro capodanno.. ma non so se lo riceverete nella forma studiata... in ogni caso passate una felice serata e una notte serena, devo proprio scappare... a domani!!!

giovedì 29 dicembre 2005

... e 1000... ce l'abbiamo fatta parecchio in anticipo rispetto alle mie previsioni e mi viene da sorridere... non vi è nulla da celebrare, ma una cosa mi piacerebbe sapere dal numero mille: ti sei collegato alle 21.13, hai windows xp come sistema operativo e, bravo\a, utilizzi firefox come browser... bene, chi sei? Giusto per curiosità, per dire "sei stato il numero mille..." magari ti offro da bere.. mi fermo qui, anche per evitare che questo dato statistico si scambi per una stupida celebrazione... bene, da questo momento il blog diventa accessibile a tutti e si potrà rintracciare tramite i motori di ricerca. A quanti vi si dovessero collegare per caso, suggerisco di andare a guardare il primo post, negli archivi di ottobre, è quello il senso di questa pagina. A voi, che avete permesso tutto ciò un altro grazie, grazie di cuore...
Manca poco alla fine di quest'anno, e manca poco anche al raggiungimento dei 1000 accessi su queste pagine, e il bello è sapere che non vuol dire nulla, ma che mille volte, per piacere, per curiosità o più probabilmente per compassione, avete digitato quell'indirizzo, o lo avete cliccato tra i preferiti.. per me è una soddisfazione. Se vi ho dato anche un attimo di serenità, se vi ho dato uno spunto di riflessione, o anche se vi ho fatto pena, per me è una soddisfazione. Le pagine più belle di questo blog probabilmente sono già state scritte, e le avete scritte voi con le vostre parole, con i vostri gesti di cui sono stato impacciato interprete.. ho fatto del mio meglio, o semplicemente mi sono lasciato trascinare, senza pensieri e senza curarmi delle cattive impressioni che avrei generato.. è stato bello per me, e mi auguro sarà bello ancora a lungo.. perchè spesso è brutto, magari a notte tarda, non avere qualcuno con cui parlare, e allora parlo con voi, senza disturbarvi.. mi leggerete quando sarete più comodi... e allora grazie ancora, grazie di nuovo...
Non posso lasciarvi senza un pensiero a chi si trova infasciato dopo un piccolo contrattempo motorinistico.. ho appreso ieri.. mi raccomando rimettiti presto in sesto!!
A tutti una buona serata...

mercoledì 28 dicembre 2005

Ecco i versi che vi avevo promesso: parole discutibili ma per me estremamente affascinanti.. non amo il gioco e lo sapete, ma questi versi rappresentano certamente qualcosa in più che un elogio o un invito al gioco, a mio parere ci ricordano che la vita non è schema, non è immagine, la vita è [...].

QUALCHE BUONA PAROLA PER CERTI VIZI
(QUASI UN INNO)

O tu che fatichi sia lustrando stivali
sia come ragioniere o aiuto-ragioniera,
e tu che, per il daffare e la malinconia, hai una faccia
gualcita e verde come un biglietto da tre rubli!

Sarto, per esempio. Chi te lo fa fare
di portare questi calzoni per la prova?
E' perché non hai nessuno zio tu, e se ne hai uno
non è ricco, non è moribondo e non sta in America?

Fattelo dire da uno intelligente e che ha letto molto:
Puskin, Scepkin, Vrubel' non credevano
né al verso né al gestire né a un tono prezioso,
ma è nel rublo che credevano soltanto.

Tu vivi solo per stirare e ferirti con le forbici.
Già la barba ti s'intreccia con la canizie,
ma l'hai mai vista una volta almeno la melarancia
come se la cresce e cresce sopra l'albero?

Sudate e faticate, faticate e sudate,
e i figli figlieranno e ingrandiranno,
altri ragazzi-ragionieri, altre ragazze-ragioniere,
e gli uni e le altre suderanno come questi qua.

Invece io ieri, senza l'ordine di nessuno,
come niente,
a chemin de fer con cento rubli di partenza,
alla sesta mano, me n'ero fatti tremila e duecento.

M'importa assai se, con un dito sulla bocca,
malignano che mi sarei aiutato
segnando un asso e l'altro
impercettibilmente con un'unghia.

Gli occhi dei giocatori nella notte
brillavano come due rubli,
e io li a ripulirmene qualcuno, come un forzuto operaio
scarica la stiva d'una nave.

Gloria a chi per primo ha ritrovato
come rivoltare e vuotare al prossimo le tasche,
senza faticare e aguzzare l'ingegno,
ma in maniera pulita ed elegante!

E quando qualcuno mi dice che il lavoro è ecc. ecc.,
come se fregasse rafano su una grattugia arrugginita,
io, con una mano sulla spalla, gli domando soavemente:
«Voi chiedete ancora carte, quando avete un cinque?».

1915
Figghioli.. ma è mai possibile? uno si fa in quattro per procurarsi un lavoro... e all'ultimo momento arrivano i soliti tre scassapagghiari che si devono laureare il giorno del concorso.. ma dico va'... evvabè, vorrà dire che i diretti interessati si autotasseranno per fornirmi un paio d'anni di stipendi... scherzi a parte, avrei rinunciato forse all'esame di civile per questo concorso, ma a questa laurea mai, e non ho rimorsi nè rimpianti.. se non avessi vissuto sulla mia pelle l'emozione di mille occhi amici in un momento così importante forse sarei partito.. magari a voi interessa pure molto poco della mia presenza, ed è anche comprensibile, in certi momenti c'è altro da pensare.. tuttavia non posso mancare, e non sarò con voi per essere notato, ma solo per condividere, se vi farà piacere, degli istanti così particolari, così assurdi... ho già cominciato a pensare a come sarà, penso alla vostra soddisfazione, penso a tante cose... prima però altri esami mi, ci e vi attendono, altre preoccupazioni si faranno avanti, e sarà bello come sempre... in bocca al lupo...

Le nostre serate sono per ora contraddistinte dal gioco.. se avrò tempo prima di stasera posterò qualcosa di attinente... a dopo!!

martedì 27 dicembre 2005

Si legge in molti giornali oggi che il prossimo uno gennaio arriverà con un secondo di ritardo... nulla di tragico, il motivo sta, a detta degli scienziati, nell'imperfezione che avvolge tutto l'universo, che io, a dire il vero, immaginavo perfetto nei suoi ritmi.. ecco la sorpresa: il tempo viene scandito con precisione inconfutabile dagli orologi all'atomo di cesio, i quali rapportano la durata di un secondo alla lunghezza d'onda di tot radiazioni prodotte dall'atomo di cesio 133.. o più o meno è così, mica sono uno scenziato io.. dove sta la sorpresa? Non nel fatto che anche l'orologio all'atomo di cesio è soggetto ad un pur infinitesimale errore, questo è assolutamente infallibile.. la sorpresa, cari amici, è che è la terra a perdere tre millesimi di secondo al giorno.. sbalorditivo, non me lo sarei mai aspettato.. ebbene, gli scienziati saranno costretti ad aggiungere di tasca propria un secondo in più allo scoccare della mezzanotte. L'ultima volta era accaduto nel 1998. Fate attenzione dunque, il conto alla rovescia dovrà finire con un -1 o andrà iniziato con un secondo di ritardo.. oppure trovatevi il vostro stratagemma...
E allora se i ritmi dell'intero universo nella sua magnificenza ogni tanto si lasciano andare, se anche la terra si stanca di girare sempre sugli stessi tempi, perchè facciamo spesso un dramma delle nostre piccole sbavature quotidiane? Un esame posticipato, una bocciatura... perchè ci accaniamo? La risposta io non la trovo, perchè come ben sapete sono il primo a fare drammi per tante di queste sciocchezze, e allora la domanda la rivolgo a voi, che siete certamente più illuminati.. io ipotizzo che forse non abbiamo mai subito dei traumi stile big-bang, o semplicemente è la nostra natura a distrarci in questo modo... forse il tempo perso non esiste, e nell'ultimo istante non verranno saldati a debito i nostri ritardi... esistono solo le azioni perse, le azioni che abbiamo rimandato, quelle che non abbiamo avuto il coraggio di compiere... ed io, anche sacrificando parte delle mie sembianze, parte della mia presunta serietà, parte della mia stessa persona, sto diventando sempre più coraggioso.. se qualcuno di voi ne ha fatto le spese mi scuso, ma a pagare sono ben felice anch'io con voi, grazie e buona serata...

lunedì 26 dicembre 2005

Casa dolce casa... scrivania, mia scrivania... è finita la mia trasferta natalizia all'insegna della buona cucina e dei pensieri... sul piano personale, e strettamente personale, devo ammettere che non è stato un bel natale per me, direi il contrario solo per ipocrisia. A letto presto stasera, sperando che i miei cattivi pensieri mi abbandonino, sperando che lo stress accumulato per una condizione che non mi appartiene svanisca.. spero di poter contare su di voi qualora ve ne fosse bisogno.. per questa sera vi rivolgo una preghiera: dedicatemi un pensiero se vi è possibile.. uno in più di quelli che io ora dedico a voi... grazie e felice nottata...

domenica 25 dicembre 2005

Vi scrivo sempre dalle fredde località calabre... Ieri notte ho ascoltato la più bella omelia della mia vita, e riportarne qualche brano o qualche pensiero sarebbe assolutamente inutile, andava ascoltata.. dicevo a qualcuno di voi che avrebbe convertito chiunque e in pochi istanti, aveva un tono quasi miracoloso.. se però la mia vita non è cambiata mi preoccupo, perchè significa che non ho neanche la capacità di capire di fronte ai miracoli.. in ogni caso per un'oretta (tanto è durata l'omelia) mi sono sentito veramente oggetto di un amore difficile da spiegare, ed è già un grande passo.. ho pensato in quei momenti anche al mio coro, che una volta l'anno ha la possibilità di liberarsi di me.. mi auguro sia andato tutto bene...
Le mie riflessioni per oggi si fermano qui, anzitutto perchè non dispongo di un collegamento al top, poi perchè il tasso di dolciumi nel sangue mi annebbia il cervello... buona serata e ancora buon natale a tutti!!!

sabato 24 dicembre 2005

Credo sia giunto il momento di una breve riflessione natalizia.. è il primo natale che passo su questo blog, ed è un natale dal sapore particolare questo.. è un natale diverso dagli ultimi trascorsi, è un natale più silenzioso, arrivato all'improvviso.. è un natale che vede sconvolte alcune abitudini che la mia vita aveva consolidato. Anzitutto la consueta visita consumistica presso il megacentrocommerciale della località che mi ospita si è conclusa con la notevole spesa di 0 euri.. sarebbe contento il papa.. tra quegli scaffali infatti non dovevo cercare una piccola sorpresa da recapitare a chi la aspettava.. quest'anno nessuno si aspetta nulla al mio rientro, se non i consueti doni natalizi.. tuttavia sono sereno, e mi sento un po' piacevolmente invecchiato.. avrei potuto comprare tante piccole cose: collezione di canzoni tradizionali cubane a 4,99, hub usb 2.0 a 12,00, il capitale di marx edizione superintegrale annotata a 14,90 (questa non so come mi sia sfuggita.. mi sa che torno pomeriggio :)... ho soppesato tutto, sfogliato, letto le etichette.. poi ho riposto tutto negli scaffali, ho voltato le spalle e sono uscito.. non era quello il mio natale. Tranquilli, non voglio tediarvi con i tradizionali luoghi comuni del "deve essere natale tutti i giorni" "il natale non è una festa consumistica" "dobbiamo accogliere il cristo che viene".. parole, parole... questo natale io preferisco i pensieri, e ancora una volta non pubblicherò tutto su queste pagine.. il mio senso del pudore è in crescita ultimamente.
Mi resta il sapore di un anno amaro per certi versi, ma anche ricco di grandi soddisfazioni.. un anno sereno però, salvo qualche breve parentesi. Amici scoperti, amici ritrovati, amici anche persi in qualche caso.. ma questo non è il post del 31 dicembre, scusate :)
Il mio augurio per tutti voi è che questo non sia il natale di ciascuno ma il natale di tutti, che i pensieri delle vostre giornate non siano solo i vostri pensieri ma i nostri.. non più "io sono" ma "noi siamo".. è questo il mio natale per oggi..

venerdì 23 dicembre 2005

E'incredibile come certe incrollabili certezze, certe opinioni consolidate, certe necessità possano essere stravolte da una breve chiacchierata.. crediamo di sapere, crediamo di conoscere, crediamo nella nostra fragilità e nella nostra immortalità.. poi poche parole, un velo di imbarazzo e la luce che compare dal fondo. Poche parole impacciate ed esplicite, una risposta rassicurante.. ho parlato di tutto me stesso oggi, come con pochissime persone ho fatto nella mia vita, mi sono mostrato indifeso come sono, labile come sono.. e sono bastate poche parole, uno sguardo che stavolta non era rubato ma timorosamente cercato, ad invocare un briciolo di conforto e di approvazione, e tanto perdono... pare tutto bene adesso, e anche questa giornata mi ha regalato un'esperienza importante, un'esperienza da affiancare al segnalibro, da ripassare ogni tanto, una lezione magistrale. Dopo tante notti insonni e agitate finalmente giunge il momento di ritrovare le lenzuola e mandare fraternamente affanculo la vita.. se questa non fosse così non esisterebbero molti dei nostri più profondi pensieri.. se questa non ci riservasse una sorpresa ogni giorno saremmo sempre felici, o sempre in preda alla noia, e sarebbe insopportabile. E' finito il tempo dei morsi alle dita e sono finalmente sereno, oggi quanto dovevo dire è stato detto, e quanto mi si doveva rispondere è stato risposto.. e forse è stato tutto troppo facile, dopo giorni di difficoltà che apparivano insormontabili..
La giornata di oggi mi ha anche riservato ben 4 kg di torroncini nicòtina.. e scusate se è poco.. la avessero tutti una vita come la mia...
Posso solo dire grazie adesso.. potrei parlare all'infinito ma voglio godermi intimamente certe emozioni, e scusate se non sono capace di condividere tutto, ma sapete bene che è giusto così... buonanotte...
I dubbi sono figli di una forte sensazione di inadeguatezza, ed i dubbi mi pervadono... Le certezze sono figlie di una forte inadeguatezza che però non si percepisce...

giovedì 22 dicembre 2005

Questa notte sarà molto lunga, lunga almeno quanto io sono ridicolo... si possono perdere le battaglie, e pure la guerra, ma il nemico va affrontato sempre con lealtà, lealtà che a me è mancata. Io il nemico lo osservo, lo seguo per settimane e gli sto alle spalle.. non ho il coraggio di saltare e di tentare il corpo a corpo.. lo farò presto, aggrappandomi ad un coraggio che non è mio. Lo scontro mi sarà fatale ma di questo non ho paura. Scrivere queste parole mi costa tantissimo, forse mi umilia addirittura, ma non ho commilitoni accanto a quest'ora.. siamo io e queste dita ormai coperte di morsi, ed il momento delle parole non dette, delle parole riingoiate dovrà finire.. Se chi scrive dice "vorrei essere" lo dice perchè non è, ed io non sono, il palco non è per me, io osservo dalle spalle, e sono sempre le stesse spalle. Questa notte non dico grazie ma imploro perdono, perdono perchè forse qualcuno si sente scomodo oggetto di queste parole, e non è mia intenzione scomodare nessuno. E' dolce vivere alle spalle del protagonista, ma è anche doloroso. Ed il dolore si moltiplica quando quella carne diventa la tua carne, e quando la tua carne ti rigetta. Chiedo scusa per queste parole, chiedo scusa per questo sfogo, ma certi pensieri non sanno tacere, non sanno tacersi. Bisognerà che tu abbia pietà di me, anche quando la presenza si fa scomoda...

mercoledì 21 dicembre 2005

Mi sento un po' derubato, truffato.. Capita passeggiando di incontrare il saltimbanco che ti inviti al gioco delle tre carte, tu vedi dove si trova l'asso, lui movimenta le tre carte, le gira e le rigira, le confonde.. ma tu non hai perso di vista l'asso, e con decisione dici "è qui", aspetti compiaciuto che la carta capovolta mostri l'asso, e invece... mi sento un po' così, mi ero alzato con animo tranquillo oggi, e mi aspettavo una giornata tutta diversa.. Adesso ricordo che l'infallibilità non esiste. Vivo lo shock di un paio di occhi lucidi che non avevo mai visto e che non mi sarei mai immaginato, riscopro un animo fragile, come tutti gli animi, ove avrei immaginato solo un'imperturbabile serenità.. sono un campione nell'arte dell'errare le valutazioni, forse perchè non sono un buon osservatore, o perchè so idealizzare molto di questa realtà. In fondo va bene così, e quegli occhi lucidi mi ripetono la lezione. Farò fatica a dimenticarli, nella loro tremenda fragilità, fortunatamente nulla è perduto, e mai nulla si perderà. Il seme quando è buono non si perde, e, uno su un milione, avremo ancora la possibilità di ammirare estasiati certi frutti rari...

martedì 20 dicembre 2005

Lilicka!
in luogo di una lettera

Un fumo di tabacco ha divorato l' aria.
La stanza
E' un capitolo dell'inferno di Krucennych.
Ricordati -
Proprio a questa finestra
Per la prima volta
Estasiato accarezzavo le tue mani.
Eccoti oggi seduta,
Il cuore chiuso dentro una corazza.
Ancora un giorno e poi
Mi scaccerai
Magari anche imprecando alle mie spalle.
Nella buia anticamera la mano nella manica
Più non stenterà a entrare disfatta dal tremore.
Correrò via
E getterò il mio corpo sulla strada.
Selvatico animale
Impazzirò
Sotto una sferza di disperazione.
Ma così non si deve,
Mia cara,
Mia diletta,
Meglio lasciarci ora.
Non importa -
Il mio amore
E' un pesante macigno
Che incombe su di te
Ovunque tu possa fuggirmi.
Lascia in un grido estremo che si sfoghi
L'amarezza dei lamenti e del rancore.
Quando anche un bue è disfatto di fatica
Lui pure andrà a gettarsi
In fredde acque in cerca di ristoro.
Ma altro mare non c'è
Per me
Tranne il tuo amore,
Nè tregua c'è in amore anche nel pianto.
Se un elefante stanco vorrà pace
Si stenderà maestoso sull' infocata sabbia.
Ma altro sole non c'è
Per me
Tranne il tuo amore,
Benchè io non so tu dove o con chi sei.
Se così se ne fosse tormentato
Dell' amore - un poeta
In soldi e gloria l'avrebbe mutato,
Ma altro suono non c'è
Che mi dia gioia
Tranne che il suono del tuo nome beato.
E non mi getterò giù nella tromba delle scale
E non berrò il veleno
Nè premero il grilletto dell'arma sulla tempia.
E non c'è lama di coltello che
Abbia su me potere
Tranne che sia la lama del tuo sguardo.
Tu scorderai domani
Che io t'incoronavo,
Che d'un ardente amore l'anima ti bruciavo,
E un carnevale effimero di frenetici giorni
Disperderà le pagine dei miei piccoli libri...
Le secche foglie delle mie parole
Potranno mai indurre uno a sostare,
A respirare con avidità?
Almeno lascia che un'estrema tenerezza
Copra l'allontanarsi
Dei tuoi passi.


Vladimir Majakovskij
Domani si compie l'ultimo atto dei nostri esami... qualcuno di voi sta vivendo attimi di angoscia questo pomeriggio, esami difficili... in fondo però sostenete esami da tre anni, questo non è diverso.. se per me è facile stare tranquillo, tanto non mi devo sedere io, voi siete lì a combattere con innumerevoli nozioni e fastidiosi -quaterdecies.. sono molto fiducioso però, e sono sereno, perchè qualsiasi cosa ci verrà concessa andrà a rappresentare un'esperienza formativa.. sarò con voi domani..
Riflettendo un tempo, concludevo, soprattutto nei momenti in cui non sembrava girare tutto per il verso giusto, che "arriverà il mio momento"... oggi sorrido quando ci penso.. il nostro momento è adesso, perchè esistiamo ora come esisteremo, siamo importanti ora così come saremo importanti un giorno.. e non è questione di misure, non è questione di tempo.. In ogni caso un alone di insoddisfazione probabilmente ci avvolgerà sempre, e le nostre giornate saranno velate dalle incomprensioni.. la chiave si rinviene nel saper comprendere l'importanza di qualunque cosa, nel sapere guardarci anche alle spalle... l'ultimo mattone della diga crede di non essere importante, e il primo non lo ritiene importante... potessero guardarsi e comprendendersi entrambi, cosa accadrebbe? Tuttavia anche i crolli hanno le loro ragioni.. una felice serata..

lunedì 19 dicembre 2005

Mi sa che abbiamo cominciato bene... anzitutto grazie a quanti hanno condiviso con me questa prima esperienza positiva prima, durante e dopo, garantendo la propria presenza fisica o spirituale... ho avvertito tutto e devo dire che siete stati per me di grande aiuto.. buona parte del mio esame è merito vostro, e per questo è vostra anche buona parte della valutazione positiva che ne è derivata.. spero un domani di poter ricompensarvi almeno allo stesso modo..
Domani finalmente penserò solo ai regali e agli esami che sarete voi a dover sostenere..
Mi aspetta una lunga serata, impegnativa ma divertente.. adesso devo quindi purtroppo salutarvi, sperando di aver più tempo domani da dedicare a queste povere pagine.. buona serata, e state tranquilli, i successi sono preparati per tutti voi.. vi attendono.. un bacio..

domenica 18 dicembre 2005

Solo due parole, perchè domani tocca a me e i libri mi reclamano... vedete quello che potete fare va... a domani!!

sabato 17 dicembre 2005

Mi rendo conto che, a quasi due mesi dal primo post, in queste pagine non si è mai parlato di Mario Schifano, che, come molti di voi sanno, è uno degli artisti contemporanei da me preferiti.. mi rendo anche conto che non se ne è parlato per il semplice motivo che le parole devono necessariamente scaturire da un'emozione, e quell'emozione è giunta oggi, osservando uno dei molteplici "campo di pane".. rappresenta, secondo il concetto espresso dal titolo, la trasposizione figurativa del pensiero maoista del "non regalare pesce, insegna a pescarlo". L'espressione "campo di pane" è emblematica, rappresenta, secondo il mio modestissimo modo di vedere, uno dei limiti più evidenti della società contemporanea: l'era della confezione non ci permette di valutare cosa vi sia dietro ciascun prodotto, i bambini credono che le pere siano prodotte dagli scaffali del supermercato, e noi abbiamo meno tempo per riflettere, i nostri bisogni sono già soddisfatti, l'unico sacrificio che siamo chiamati ad offrire è spendere le monete che abbiamo acquisito producendo un'altra richezza, la stessa ricchezza che magari si adagia sullo scaffale accanto, e che noi non conosciamo, perchè l'uomo stesso non è più consapevole della sua produzione, l'uomo moderno lavora, produce ricchezza, produce plusvalore, consuma ricchezza e ignora risultati di produzione ed esistenza del plusvalore, produce ricchezza, produce plusvalore, consuma ricchezza... e via così. L'artigiano va scomparendo, sacrificato nel nome di una produzione massiva che ha come unico scopo ottenimento di guadagno e nuovo consumo.. spero che il processo sia reversibile, perchè in nome della praticità, della velocità, della serialità e della immediata soddisfacibilità dei bisogni immoliamo il rapporto dell'uomo con quelli che un tempo erano i beni della sua natura, e che ora sono solo beni suscettibili di valutazione economica, beni con l'unica utilità di essere suscettibili di valutazione economica, beni non beni. felice week end... godetevi almeno questa splendida immagine...

venerdì 16 dicembre 2005

A volte dovremmo sentirci come ladri.. quando non abbiamo il coraggio di guardare due occhi, e ci accontentiamo di un'occhiata fugace nel momento in cui quegli occhi guardano altrove. Ogni sguardo fugace ci priva di un ammirare profondo, e allo stesso tempo ci rende ladri, ladri in un'accezione seminegativa: robinhood per necessità ma anche per paura. Siamo privati e priviamo. Un giorno la paura sarà dipanata da un sorriso, e quegli occhi saranno lucidi... quel giorno qualcuno avrà recuperato il nostro bottino, quel giorno recupereremo ciò di cui ci eravamo privati, comunque vada, purchè potremo attingere sinceramente alla fonte dalla quale avevamo sottratto luce di nascosto...
Mancano pochi giorni agli esami.. per molti di voi già la sessione di dicembre è andata, e mi complimento.. per gli altri, e per me, resta ancora qualche giorno da sudare.. la tarda serata di ieri e le ultime ore di studio, sono state accompagnate dalla musica dei taberna mylaensis. Ho accettato, lo ammetto, con molto scetticismo il cd che mi venne offerto in prestito.. sono bastati pochi secondi di ascolto per ricordarmi che esprimere un giudizio, seppur intimo, senza aver prima toccato con mano l'oggetto dello stesso giudizio non è mai una cosa intelligente.. e da qui tante riflessioni, il venire a conoscenza che a pochi chilometri da casa tua esiste gente che propone musica di altissima qualità, partecipando a festival di carattere internazionale.. e tu non lo sai.. non mi resta che ringraziare quante mi hanno dato l'opportunità di arricchirmi anche in questo giorno, e invitare alla divulgazione.. il sito del gruppo lo trovate a questo link.. Ovviamente mi aspetto il resto della discografia (chi vuol intendere intenda, chi non vuole.. fuori dalla tenda..[ok me la potevo risparmiare:-)]).
Per il resto.. beh approfitto di questo dopo pranzo per un breve riposo ristoratore, auguro una splendida serata a tutti...
...i sogni esistono per essere realizzati (ogni tanto)...

giovedì 15 dicembre 2005

La giornata di ieri ha visto riaccendersi concretamente in me il desiderio di tornare ad un impegno concreto nel sociale, devo ringraziare per questo, oltre lo squallore che spesso adorna le nostre splendide giornate, il dott in pectore Luigi. Dopo la rinuncia temporanea al mio sogno di tutti i tempi (la redazione di un giornale murale), si torna a parlare di movimento. L'idea è questa: dar vita ad un'associazione di stampo solidaristico (definizione ampissima) che presto possa volgere all'impegno politico diretto ed in prima linea. Il progetto embrionale è ambiziosissimo: fondere in un unico movimento l'anima più pura del partito popolare di don sturzo (anima ante dc) e l'ideale socialista più sincero che possa riferirsi alle elaborazioni gramsciane e a quanto possa ad esse ricondurre o da esse nascere. L'esigenza nasce dal disagio che, nel corso delle nostre fugaci discussioni, ha avvolto personalmente me e Luigi e credo coinvolga numerose altre persone: l'ideale politico "popolare" è degenerato rapidamente ed è ormai ridotto a generatore di rigurgiti antidemocratici, l'ideale socialista (in senso ampissimo) ha invece abbandonato i campi, le officine e le periferie per spostarsi nei salotti bene, è diventato un ideale oppositorio da "can che abbaia", e, a mio parere, ha perso tutte le connotazioni che lo potevano confezionare. Io ho sempre creduto nella possibile convivenza delle due anime, e per questo mi sono sempre scontrato con visioni più "integraliste" che tuttavia apprezzo, perchè ne stimo gli stessi visori. La sfida allora è questa: sfruttare le imminenti vacanze natalizie per redarre uno statuto, ideare un simbolo che possa identificarci e la relativa denominazione. In un primo momento ognuno scriverà un progetto di statuto che sente "proprio", solo in un momento successivo i progetti di statuto di ciascuna anima andranno, qualora ve ne fosse bisogno, "limati" al fine di permettere una riunione armonica, nello spirito del confronto aperto e del dialogo, in un certo senso con lo stesso spirito che, nella epica valorosissima sfida Togliatti-DeGasperi diede vita alla nostra splendida Costituzione. Mi sembra superfluo evidenziare chi vestirà i panni di Togliatti e chi quelli del suo avversario..:) Tutto ciò però non servirebbe a nulla senza una partecipazione ampia e condivisa. E' per questo che invito voi, in prima persona, a collaborare, a comunicare le voster impressioni, a scrivere anche il "vostro" statuto e a proporre il "vostro" simbolo. Già ieri mattina giungeva il conforto di Mari, in serata quello di Salvi.. è delle vostre intelligenze che c'è bisogno, delle intelligenze di voi tutti, della vostra collaborazione. Vogliamo guardare lontano da subito, cominciare a cinque anni dalle prossime elezioni per non destare sospetti ed avere la possibilità di sperare in questo miracolo, avere la possibilità di tornare a fare politica nel senso più etimologico del termine, poter essere al servizio della collettività fuori da ogni interesse che non sia quello della comunità stessa. Detta così mi sento preso per il sedere da solo, ma va bene anche così.. basta credere.. sotto a chi tocca..
Questa sera consigli per gli acquisti: ho assistito alla proiezione dell'inchiesta giornalistica-documentario "la mafia è bianca" di Nerazzini e Bianchi con l'alto patrocinio di Michele Santoro, anch'egli presente in sala.. è stato "piacevole", andrebbe visto, ci permetterebbe di vedere tante cose sotto un'ottica diversa.. se ne avete la possibilità fate in modo di vederlo.. sulla compagnia di questa sera mi sono abituato a rendere superfluo ogni commento, spero solo di non diventare troppo ripetitivo alrtrimenti mi sa che passerò tutte le serate a venire da solo.. :) serena notte...

martedì 13 dicembre 2005

E' passato un po' di tempo da quando ho iniziato a segnare queste pagine.. dal primo intervento, ad una settimana esatta dalla laurea, ad oggi non è trascorso neanche un giorno senza un mio pensiero rivolto a me, a te, agli altri, a noi.. qualcuno si è stancato di leggere e non visita più questa pagina, qualcun altro invece ne osserva una lettura quotidiana.. mi fanno piacere entrambe le situazioni. Ciò che è certo è che le pagine, piano piano, finiscono negli archivi, restano "in prima pagina" solo i pensieri degli ultimi trenta giorni, e negli archivi finiscono le parole alle quali mi sono aggrappato in molte notti sofferte, negli archivi finiscono quei ricordi, quei pensieri.. ciò che conta è che rimangono invece sempre presenti le persone che hanno permesso, semplicemente con il loro interferire nella mia vita, che queste pagine venissero redatte. Ancora una volta "grazie"... Fin quando ci sarete voi ci sarà anche qualcosa da aggiungere, qualcosa da sottolineare.. e sorrido se penso quante allusioni, quanti messaggi subliminali vi sono sfuggiti.. sorrido se penso a quante volte non avete capito che un simbolo, un'immagine, un riferimento particolare riconduceva a voi.. ed un pensiero ricorre: più non capite più il mio affetto è sincero... l'ho sottolineato tante volte, non mi stancherò mai di sottolinearlo..
Un giorno dopo l'altro stiamo per toccare quota novecento accessi, troppi per me. A quota mille il blog diventerà accessibile a tutti, e chissà che non avremo altri amici, chissà che non avremo altri contestatori.. cosa penserà di noi chi non ci conosce? Poco importa, purchè ci sia sempre qualcosa da scrivere, qualcosa da aggiungere, qualcosa da sottolineare...
a prestissimo..

lunedì 12 dicembre 2005

Dimenticavo.. mi sembra doveroso :)
Dimmi che credi A. Venditti
Se tu ragazzo cercherai nella stagione dei tuoi guai
un po' d'amore, un po' d'affetto,
e nella notte griderai, in fondo al buio troverai
solo il cuscino del tuo letto.
Non devi piangere, non devi credere
che questa vita non sia bella,
per ogni anima, per ogni lacrima,
nel cielo nasce un'altra stella.
Molti si fuggono, altri si estasiano
e non troviamo mai giustizia,
e non si parlano, e poi si perdono
perché non si amano abbastanza.
Tu non ti arrendere, non ti confondere,
apri il tuo cuore all'universo,
che questo mondo sai, bisogna prenderlo,
solo così sarà diverso.
Dimmi che credi, dimmi che credi, come ci credo io,
in questa vita, in questo cielo, come ci credo io.
Il tuo sorriso tra la gente passerà forse indifferente,
ma non ti sentirai più solo, sei diventato un uomo.
E nella notte cercherai, nella stagione sei tuoi guai,
un po' d'amore, un po' d'affetto,
e disperato griderai, in fondo al buio troverai
solo il cuscino del tuo letto.
Non devi piangere, non devi credere
che questa vita non sia bella,
per ogni lacrima, per ogni anima,
nel cielo nasce un'altra stella.
Dimmi che credi, dimmi che credi, come ci credo io,
in questa vita, in questo mondo, come ci credo io.
Tu non ti arrendere, non ti confondere, apri il tuo cuore all'universo,
che questo mondo sai, bisogna prenderlo, solo così sarà diverso.
Non devi piangere, non devi credere
che questa vita non sia bella,
per ogni anima, per ogni lacrima,
nel cielo nasce un'altra stella.
Eh sia, eh sia.
Cala il sipario su queste elezioni, e noto con piacere che la mia analisi non è stata smentita, avevo dato genovese vincente con un margine che a mio parere avrebbe oscillato tra il 5 e il 15 percento: siamo a 9 e credo di aver azzeccato pienamente. La soddisfazione, si intende, non è tanto per il nuovo sindaco quanto per il fatto che sono riuscito con largo anticipo a disegnare uno scenario ipotetico che alla fine ha corrisposto a verità..sono soddisfazioni :). Un altro pizzico di soddisfazione giunge dalla sconfitta del centrodestra arrogante, in particolare gioisco della sconfitta di Nania e del suo modo di fare politica che pone al centro le poltrone e gli interessi, lasciando fuori da ogni considerazione il bene della comunità. Nonostante tutto sono costretto a sperare che il nuovo sindaco possa essere il Bianco o il Falcomatà di Messina, e che la nostra città possa finalmente tornare quella dei secoli scorsi, semplicemente perchè lo merita.. Spero che i partiti della mia sinistra possano tornare a parlare con le masse popolari, spero che cambi veramente qualcosa.. spero che molti personaggi provvedano ad effettuare un attento esame di coscienza, spero di poter tornare a prendere l'autobus e spero tante altre cose, ed è bello concludere questo post in maniera dissacrante, con la consapevolezza che non è il sindaco a fare una città, e sarei rimasto soddisfatto comunque, perchè amo, ed è dall'amore che nascono i risultati.. no, non è disinteresse tranquilli.. è uno stato d'animo, e sono forte, almeno quanto sono fragile...

domenica 11 dicembre 2005

Nonostante l'inverno che mi costringe a tenere chiuse le finestre, a quest'ora da casa mia si sente il mare... è maestoso, non è certamente un mare estivo, è il mare di dicembre, spesso, denso, maestoso.. ed è un mare lontano, che percepisco attraverso il vetro, ed è un mare che si scontra col crepitare degli ultimi ceppi nel camino, che si avviano alla fine, che hanno già dato.. incandescenti tentano l'ultimo sfogo, ma già sono andati, e domani mattina solo un po' di cenere, di un grigio pallido.. solo qualche ricordo.. Il mare fuori e il fuoco dentro, ma verso quale direzione tende la mia vita? Mare e fuoco, distese immense contro qualche ceppo.. eppure l'energia è la stessa.. il mare consuma le coste e insidia la strada, il fuoco consuma questa mia sera, e insidia pensieri dolci ma celati.. tra qualche minuto torno tra le mie coperte, e ci torno solo, mi pare tutto così strano.. un letto matrimoniale e un corpo solo, che situazione inutile.. quando i corpi saranno due però mi impegno a cedere il letto matrimoniale per una piazza e mezzo, perchè due corpi e due piazze è una situazione altrettanto inutile.. due corpi e una piazza e mezzo.. ecco la situazione ideale.. intimità omogenea, naturale, semplice... due corpi equivalgono a meno di due anime, una e mezzo...
felice serata, e che le nostre serate potranno essere presto, o un giorno, notti da una piazza e mezza, un'anima e mezza... una di due e mezza di nessuno...
...è di una bellezza semplice semplice, che se non la vedi continui a ricordarla, la sai a memoria...

sabato 10 dicembre 2005

Ho immaginato come sarà, e dunque non sarà certamente come io ho immaginato. Potrebbe sembrare patetico che io condivida le mie più intime emozioni su un blog.. state tranquilli, le mie più intime emozioni sfiorano semplicemente queste pagine ma non vi si mostrano, a meno che non ne siate parte..
Buonanotte...
Ho immaginato come sarà, e dunque non sarà certamente come io ho immaginato...
Mentre ieri mattina raggiungevo l'università, come al solito avevo sintonizzato la radio sulle frequenze di radio24 per approfittare, dalle 6.45 in poi, della consueta rassegna stampa e tg.. causa sciopero giornalisti però la succitata emittente provvedeva a trasmettere uno speciale sugli attentati di stampo politico che insanguinarono gli anni 70. Vengo catapultato in una realtà cruda, triste, che conoscevo solo marginalmente e che ora invece, causa le numerose testimonianze e gli stralci dei processi, mi pare quasi rivivere.. e cominciano a scaturire le riflessioni, copiose.. dapprima una reazione sorpresa, di molti omicidi non avevo neanche idea, poi una forte impressione, perchè la lista di attentati, rossi e neri, pareva non finire mai.. infine vengo colto dalla tristezza e dalla banalità dei nostri tempi: mi chiedo se non fossero più sani quei tempi, quando uscendo da scuola rischiavi di raccogliere una coltellata alle spalle.. Non voglio provocare con ciò che dico, anzi, credo sappiate tutti che la violenza io la condanno senza farne mistero, ogni sorta di violenza.. però forse era meglio lottare anche contro quella violenza, lottare anche con il rischio di essere trucidato alle 11 di mattina, per strada e solo perchè hai la tessera di un partito piuttosto che vivere come vivono oggi gli adolescenti e i giovani, che vivere come viviamo noi. Ti saresti fermato a riflettere se uscendo di casa ogni giorno avessi incrociato un attentato diverso, avresti riflettuto e saresti cresciuto un po'.. oggi avere la tessera di un partito è un po' un'idiozia, un po' motivo di scherno, oggi vanno di moda le pleistescion, e lì ne prendi quante ne vuoi coltellate. I tempi cambiano, e oggi a vent'anni siamo solo studenti, studenti e basta.. le passioni si sono perse nel corso di vent'anni. Forse è solo adattamento, teoria evolutiva.. se puoi uscire di casa senza paura, se i diritti credi di poterli creare in casa, che bisogno hai di preoccuparti? Gramsci definiva la cultura come "progressiva acquisizione di consapevolezza", queste parole non le ho mai dimenticate dal primo giorno in cui le ho sentite, si sono stampate nella mia vita indelebilmente.. ed è per questo che credo che un po' tutti, oggi, siamo poco colti, la consapevolezza è un valore che si sta dissolvendo, per dissolverlo è bastato il pane sulla tavola e il tetto sulla testa.. la nostra generazione non teme il crollo del soffitto, nè la penuria di farina, meglio così, questa è fortuna...

venerdì 9 dicembre 2005

Avete presente quei tronchi che dopo l'incendio sembrano intatti, risparmiati, e invece dentro sono rosi da un ardore che non è possibile percepire all'esterno se non per qualche bagliore notturno? Beh, mi sento così, prima o poi credo che l'ardore mi consumerà, la mia struttura subirà un collasso, e sarete voi a dovermi sorbire allora... saranno cavoli vostri..

I primi verdetti oggi, per alcuni molto positivi, per altri meno, in ogni caso complimenti a tutti, domani si attende dell'altro.. e comunque vada sarà andato tutto bene.. In bocca al lupo!!!

giovedì 8 dicembre 2005

E' successa una cosa grave, gravissima. Sono entrato in due tunnel contemporaneamente: nel tunnel delle scommesse e nel tunnel dei torroncini. Ho scommesso un chilo di torroncini (al cioccolato per la coronaca). La cosa che mi rende ancora più infame è che ho emulato la pubblicità del lotto (mi pare), quella che reca come slogan "ti piace vincere facile?".. e infatti è una scommessa già vinta, ed ora, sinceramente, mi sento un po' in colpa.. graverò sulle finanze di un'altra persona, e lo farò a causa di una scommessa che è quasi una truffa.. vabbè.. quel che è fatto è fatto, e i debiti di gioco si pagano.. pazienza... in qualche modo cercherò di sdebitarmi... giusto per rinfrancare la coscienza..
Domani si ricomincia per molti di voi, ed è un ricominciare che assomiglia di più ad un finire.. saranno altri esami, saranno altre grandi soddisfazioni e piccoli rammarici, altre pacche sulla testa "min***a lo sapevo e mi sono dimenticato! Non ho capito la domanda!".. il lato sereno degli esami.. vi auguro altri successi, e poco stress, ma in questo si sa, siete più bravi di me... ci sarò domani, col corpo o con la preghiera.. in ogni caso ci sarò, e, comunque vada, sarà andato tutto bene..
buona serata..

mercoledì 7 dicembre 2005

Che ne pensate dei ponti? Si, dei ponti.. quei cosi che partono da una parte e arrivano a un'altra.. e sotto c'è acqua, o vuoto.. Io ho imparato a rifiutare il concetto di ponte partendo da una delle tante vicende epocali che coinvolgono la mia città.. partendo come al solito con il semplice intento di impiegare dieci minuti in esercizi dialettico-simbolici ho cominciato a studiarmeli questi ponti.. era il periodo in cui persino il papa avrebbe voluto una generazione di costruttori di ponti, perchè i ponti avrebbero dovuto unire.. Io ci ho pensato, e rifiuto il concetto di ponte. Lo rifiuto perchè se il ponte unisce in linea orizzontale divide in linea verticale.. le due sponde si toccano, e sotto il ponte nasce l'emarginazione, e divide una realtà dal cielo, priva una realtà del cielo. Il ponte è quanto di più triste possa immaginarsi, perchè ti consente di passare sopra, di passarci sopra, e non ti permette di osservare sotto.. e sotto c'è immondizia, povertà ed emarginazione.. mentre uniamo due sponde emarginiamo e isoliamo due diverse realtà. Sarebbe meglio procedere a nuoto, abbandonare l'incedere distratto, comodo.. e abbracciare le difficoltà degli altri, le nostre difficoltà. Non è sempre la via più comoda quella giusta.. da quel momento, ogni volta che attraverso un ponte non mi concentro sulla destinazione, non cerco l'altra sponda.. immagino quanto possa esserci sotto, immagino quanto non mi è dato vedere. I ponti non uniscono, dividono.
Felice serata...

martedì 6 dicembre 2005

Gli avvenimenti, tutti, sono carta da imballaggio.. è il destino delle cose. Prendi la prima pagina del tuo quotidiano preferito: oggi è caduto un governo, o ne è venuto alla luce un altro, è scoppiata una guerra, è morto un personaggio importante, scoperta la cura contro l'aids... poi passano due giorni e quel giornale è sotto il banco della signora che vende le uova, tu ne compri una dozzina, e ti porti a casa anche quelle pagine, quegli eventi... tre uova e due pagine.. arrotolate, spiegazzate.. e la signora le strappa con gesti ripetuti, come fosse naturale.. e se ne vanno quegli eventi, se ne vanno quei nomi, la fatica di riportarli e i soldi per l'inchiostro.. via, scarti le uova e non le leggi più quelle righe.. immondizia.. ed hai cestinato un governo, la cura contro l'aids. Ti accorgi che la stessa fine l'avrà fatta il quotidiano col giorno della tua nascita.. e anche quello è andato... immondizia.. e chissà dov'è adesso, cos'è. Che meraviglia, tutto è così grande, e un attimo dopo così piccolo, come noi.. grandi quando dichiariamo il nostro amore, piccoli quando quella dichiarazione ha perso senso.. immortali un giorno, morti il giorno dopo, forti un istante, inetti l'istante dopo.. forti di nuovo, inetti e poi forti.. che meraviglia. Siamo pagine, e per fortuna siamo deperibili.. di noi restano i gesti, gli spazi che abbiamo occupato, non restano in eterno però.. solo qualche istante, o qualche anno.. e forse il gesto più riconoscente che la vita ci offre è proprio quest'oblio consapevole, far dimenticare anche il meglio di noi, anche l'amore dispensato.. perchè certe manifestazioni appartengono al nostro intimo, non esistono per essere ricordate, per questo viviamo, per amare ed essere consapevolmente dimenticati. Questo è un atto d'amore...
Girando per le ordinate strade dell'entroterra siculo avrete sicuramente notato quegli splendidi cartelloni verdepadano che tappezzano ormai tutti gli spazi pubblicitari disponibili: recitano testualmente "LA MAFIA FA SCHIFO" e fanno la loro porca figura. L'iniziativa è stata promossa personalmente dal nostro amato presidente Totò Cuffaro, in questi giorni (anni) ahimè sottoposto alle indagini dei magistrati comunisti che lo accusano di essere legato alla consorteria mafiosa. Adesso non so cos'abbia spinto il presidente a compiere un gesto così coraggioso, così temerario.. se la sua coscienza ha bisogno di una rinfrescata, o, nella migliore delle ipotesi è la sua immagine a dover ricevere una ritoccata, considerate le imminenti consultazioni elettorali.. Ottimo modo di dire no alla mafia, efficace.. già il giorno dopo le prime affissioni alitalia registra un forte incremento di voli internazionali che servono tutti i consociati ex art 416-bis, che, terrificati, abbandonano la Sicilia, terra ormai non ospitale nei confronti certe personalità... Preferisco non insistere sull'argomento e sui fatti, che, a dire il vero, terrificano me. Colgo dunque gli aspetti divertenti della vicenda.. e vi propongo i frutti di alcune brillanti menti siciliane che, evidentemente, non hanno ben acolto il provvedimento pubblicitario...

ridiamoci su allora.. le istituzioni non ci aiutano ma qualcosa possiamo cominciare a farla da soli... proprio non mi va di commentare...
Date un'occhiata al link aggiunto sulla barra di destra!!
a dopo, quando avrò qualcosa di più allegro da comunicarvi.. (speriamo)

lunedì 5 dicembre 2005

Le giornate diventano per molti di noi sempre più cupe.. gli esami si avvicinano, e si nota dalle uscite serali non programmate, dagli sms drasticamente in calo, dalla città orfana di tutti i suoi forestieri.. corsi e ricorsi... sarà così a gennaio, a febbraio.. poi di nuovo ritorno alla vita... a quest'ora ancora studiate? Io dopo la mattinata in biblioteca e civile sino alle due e venti credo che per oggi smetto.. qualcuno di voi però è in giro.. qualcun altro lavora e dunque beato lui.. e gli esami sono finiti da un pezzo..

siccome l'officina della parola è povera a questo mondo, questa sera la mia parola la cedo al più grande operaio... felice serata..

...Trattenendo
me stesso,
come a un convegno,
sino all’ultimo battito del petto,
tendo l’orecchio:
l’amore riprende a ronzare,
umano,
semplice.
Fuoco,
uragano
ed acqua
s’avanzano con un sordo brontolìo.
Chi saprebbe dominarsi?
Potete?
Provateci ...

Vladimir Majakovskij

domenica 4 dicembre 2005

è di una bellezza semplice semplice, che non ci vogliono le ripetizioni...
La scrivania rompe la schiena dello studente così come il piccone del minatore nella solfatara... ma almeno i polmoni sono salvi... e noi siamo fortunati.. sono entrato nella fase della forfora sopraccigliare, vuol dire che gli esami sono vicini.. e lo sono ancora di più per alcuni di voi, ma per fortuna non avete il mio problema :).
Giornata particolare quella che si sta consumando: ha avuto il sapore di un deja-vu.. ma non vi è stata un'immagine che mi sembrava vissuta, di deja-vu ha avuto solo il sapore. Si avvicina natale, e si moltiplicano le discussioni prettamente natalizie sulla qualità dei panettoni che si dovranno comprare et similia. Parlando parlando la mia mente si è imbattuta nell'antico sapore di un particolare tipo di torroncini, ormai divenuti ricordo d'infanzia. Con abilità da detective ho sguinzagliato i miei segugi e sono giunto alla felice scoperta: la pasticceria che li produceva (originariamente nominata nicotera, poi a seguito di un'indagine approfondita divenuta nicòtina) esiste ancora! Previo assaggino che attendo con ansia procederò all'acquisto in loco di una discreta quantità dei deliziosi dolcetti, ovviamente (spero) accompagnato da una o più guide locali che, nella trasferta, eviteranno il mio incappare negli oscuri pericoli della provincia..
Siete andati a votare oggi? Io si, e ho votato per la legalità, pur non avendo fiducia nei politici non professionisti ritengo che una possibilità la Borsellino la meriti.. giusto perchè sotto certi aspetti rappresenta una garanzia. E il mio è stato un voto di garanzia... vedremo che succede..
Stasera non perdetevi il film del mio compaesano! e neanche gli scenari che lo accompagnano visto che sono quelli che si godono dalla cittadina del collega Antonio Calabria da me nominato Filejaman!!!!
Felicissima serata!!!

sabato 3 dicembre 2005

Certo che siamo proprio vulnerabili, nonostante il nostro peso, dai quarantacinque ai novanta più o meno.. Sappiamo apparire così possenti, così alti, così pesanti.. lo stesso però siamo vulnerabili, tanto. E siamo vulnerabili su tutti i fronti: un proiettile pesa meno di dieci grammi, eppure può esserci fatale, un funghetto simpatico è anche più leggero.. Se poi facciamo riferimento alle nostre variopinte fobie, ecco che la vulnerabilità è accentuata addirittura da un'entità immateriale.. siamo proprio strani, passeggiamo per un marciapiede affollato, motociclette che ci passano accanto, borseggiatori, tegole che possono caderci sulla testa, fogne a cielo aperto, olezzi di rosticceria.. ed invece abbiamo paura del passerotto che ci vola accanto, o dell'iguana in vetrina.. siamo proprio vulnerabili.. tanto.
E la vulnerabilità è forse la caratteristica più nobile tra tutte quelle che l'uomo possiede, è un parametro di uguaglianza, un livello imposto, un calmiere sociale.
Vi è poi un tipo di vulnerabilità tutto particolare, ed è (io la vedo sotto la mia prospettiva, convinto che non vi sia un viceversa, ma potrei sbagliarmi), la vulnerabilità di un uomo al cospetto di una donna. Se preferite di un ragazzo al cospetto (magari!) di una ragazza. Riusciamo (noi ragazzi) a diventare, ad essere nulla . Siamo argilla, argilla che adora essere plasmata da un paio di mani più che amiche, plasmata da mani dolci, e cotta dal calore delle stesse, cottura vana, perchè non pietrifica mai abbastanza, e torniamo malleabili, disponibili, gaudenti per qualche cellula epiteliale che durante la lavorazione ci è rimasta addosso... In questi ultimi giorni ho discusso molto piacevolmente con alcuni di voi di poesia, nessuna discussione pesante, solo attimi, battute, sms, ricerche con google, neruda, majakovskij.. e nel valutare visioni altrui di vita e di amore credo di poter formulare una delle mie innumerevoli conclusioni: Amore è sentirsi dire con voce secca "basta così", quando il nostro desiderio era sentirsi dire "ti prego, continua", e nonostante ciò continuare a sorridere. E a sperare...

venerdì 2 dicembre 2005

Rieccomi, rieccovi qui.. Giunto alle fondazioni ho ritenuto opportuno mettere da parte il testo di civile, e credo di aver fatto cosa buona e giusta. Inizia un altro fine settimana, entità che mi separa da alcuni di voi e mi riavvicina ad altri che invece non ho avuto modo di incontrare durante la settimana. Ed è un simpatico gioco di prospettive, perchè non potremo mai comparire tutti sullo stesso schermo, non potremo mai appartenerci tutti. Lo stesso fine settimana poi riavvicina alcuni di voi a questo blog, e, puntuali attendo i giudizi che parte di voi non ha potuto formulare durante la settimana.. si riapre un ciclo, dopo che un altro si chiude appena prima, ma non è routine.
Molti di voi passano questi pomeriggi studiando, fate bene, la sessione di dicembre è vicina, per alcuni anche la laurea, e l'ansia da "ultimo" esame ha un sapore particolare. So che andrà bene, a tutti.. ci credo, ed ho imparato che per tante cose è sufficiente crederci, è così che si compiono i miracoli..:)
Credo che i tempi siano maturi per proporvi una noiosissima personale visione e previsione delle vicende elettorali appena trascorse e di quelle venture. Tralascerò volutamente le mie vicende personali, e sono fiero (pure perchè in ogni caso non sarebbe servito a nulla se non ad annoiarvi ulteriormente) di averle tralasciate per tutto il trascorrere della mia parentesi da candidato. Non starò a parlarvi della scheda da barzelletta o dei candidati inconsci, se ne è parlato già tanto. Comincio dal futuro allora. Secondo la mia modesta opinione il ballottaggio vedrà l'affermazione di genovese, più precisamente, credo, con un distacco verosimilmente compreso tra il 5 e il 10 percento. Confermo questa previsione anche qualora dovesse svilupparsi la vicenda terzo polo in termini di dichiarazioni di schieramento. Ciò accadrà, secondo la mia modesta previsione, in quanto gran parte dell'elettorato di centrodestra (e comunque in parte minore ovviamente anche l'elettorato di centrosinistra), col voto non esprime il proprio convincimento sulla base del libero consenso democratico, piuttosto è spinto (a volte prorpio fisicamente :) dentro l'urna solo per esprimere un "consenso" nei confronti del compare di turno, compare che, una volta acquisita la poltrona, ha veramente ben pochi interessi riguardo al sindaco che verrà, anzi, chiunque dovesse essere, avrà l'interesse di svolgere discretamente l'ufficio di consigliere, senza manifestazioni eclatanti, senza opporsi più di tanto, onde evitare che una opposizione di rottura possa condurre alle nefaste conseguenze di uno scioglimento anticipato del consiglio. E' per questo che ritengo inoltre che, eletto genovese, ben poche saranno le difficoltà nonostante i dieci consiglieri in meno..
Mi stupisco del successo di alcune personalità, sintomo di una consultazione comunque viziata ed in ogni caso non libera. Questo per quanto riguarda il centrodestra. Per il centrosinistra invece ritengo, salvo qualche eccezione, che il consiglio sia in verità un consiglio di buon livello, volti nuovi, qualche giovane. Con ciò non intendo però avallare le politiche cittadine dei partiti della sinistra, nè festeggio come una conquista il primo seggio di rifondazione della storia di messina, perchè quel seggio non è occupato da un comunista. Condivido pienamente l'esame svolto dal direttore di una delle emittenti locali nella parte in cui accusa i ds di aver trasformato l'ex partito dei lavori in un club service, e riconfermo il mio disappunto sull'opportunità di trasformare uno dei luoghi storici della sinistra messinese in un bar.. poteri dilungarmi, vedo che già la forma latita e dunque preferisco non appesantire, magari mi riservo di approfondire alcuni aspetti, a me cari, nel tempo. Per oggi credo basti così, la previsione è nero su bianco adesso... vedremo.. una felice serata!
Anche per oggi sto vincendo la mia battaglia: sono riuscito ad emozionarmi, tanto e per tante piccole cose. E questo vuole essere un invito, un incoraggiamento per tutti: riuscite ad emozionarvi ogni giorno? Ve lo auguro, perchè qualche secondo di leggera angoscia, un minuto di attesa, trattenersi per qualche ora.. è tutto splendido se abbiamo ancora la capacità di emozionarci. Dovevo dormire cinque minuti dopo pranzo, e invece mi sono appena svegliato, e solo perchè ho ricevuto un sms, sono indietro con civile, sono indietro con tutto.. eppure sono felice, sono emozionato.. e comicio a dare il giusto peso a tante cose.. e allora i libri possono aspettare per un'ora di sonno piacevolmente sognata, o per poter reincontrare gli stessi familiari, piacevoli sorrisi...
Ridiamoci su, anzi, sorridiamoci su. Godetevi il rientro a casa, godetevi il fine settimana e riflettiamo sulle nostre capacità di emozionarci, e che il vostro taccuino possa essere sempre affollato di parole... a presto..

giovedì 1 dicembre 2005

Spesso ci battiamo per eccellere, per distinguerci, per lasciare il segno, per essere ricordati, per scalare un gradino in più.. oggi credo che sia un errore, e mi impegno a tessere l'elogio della normalità. E allora non è peccato leggere stephen king piuttosto che pasolini, non è peccato comprare gente piuttosto che micromega, non è peccato bere tavernello piuttosto che sassicaia, non è peccato vestire oviesse più che armani, non è peccato mangiare kinder piuttosto che lindt, non è peccato digitare da un pc piuttosto che da un mac (questa mi costa un po':), dissetarsi con l'acqua del rubinetto piuttosto che con uliveto, fumare ms piuttosto che marlboro (fa male lo stesso), prendere il tram piuttosto che il taxi, cenare da donminico piuttosto che da piero, triolo piuttosto che barilla, manica corta piuttosto che manica lunga... potrei continuare per ore.. ma non serve, perchè ho già rinvenuto il vizio: confondiamo spesso la normalità con la mediocrità. Normalità è l'ennesima potenza della chiarezza, della semplicità, il profumo del sapone sulla pelle fresca, i capelli sciolti, i denti un po' storti, gli occhi lucidi, la capacità di emozionarsi davanti a qualsiasi cosa, ridere senza bisogno di una battuta sofisticata, capire senza essere "colti", pesare gli oggetti con la bilancia giusta, regalare una piccola cosa, regalare una piccola cosa ogni giorno, battersi contro le sofisticazioni quotidiane, contro il culturalismo, accettare la cultura e soprattutto quella che non proviene da noi, ammirare la dignità, l'unica esistente, di chi sa di essere al pari degli altri, di chi sa acquistare un giornale a tiratura esponenziale senza preoccuparsi del giudizio degli altri, di chi sa osservare la partita dalla curva con il piacere immenso di farlo e di chi sa osservare la partita dalla tribuna coperta con il piacere immenso di farlo, di chi, universitario, non si vergogna di amare profondamente una persona che non ha finito le medie.. Siamo tutti un po' ipocriti, io per primo, ed ho sbagliato molto. Molti di voi li invidio, perchè sapete essere "giusti", "normali". Spero di diventare presto come molti di voi, e credo di aver imboccato la strada giusta, siamo ciò che siamo, non ciò che facciamo percepire agli altri.. datemi una mano a distinguere sempre la normalità dalla mediocrità, datemi una mano...