sabato 29 aprile 2006

Oggi è il ventinove aprile. Bella scoperta direte voi... e invece il ventinove aprile è una data particolare per me. Negli anni scorsi vi era un periodo dell'anno, dal ventiquattro aprile al due maggio più o meno, nel quale i miei pensieri progressivamente cominciavano a cristallizzarsi, a regalarmi bolle di ansia... la notte tra il ventinove e il trenta era un po' come il culmine di questa passione secca. Non pensavo che avrei parlato di questo particolare tra queste righe, eppure mi trascina il bisogno irrefrenabile di farlo, un po' per esorcizzare l'angoscia degli anni passati, un po' per notare come tutto sia così cambiato, come tutto sia diverso oggi... Questo post non vuole essere un rimprovero per nessuno se non per me stesso, nè un modo di rinnegare un periodo della mia vita che oggi mi travolge con un insegnamento indelebile... tutto è solo una presa di coscienza, un passo in più su questa strada che, ad ogni metro, gentilmente crudele mi regala un'immagine nuova, da custodire gelosamente e una didascalia da non dimenticare... Ho avuto il coraggio e l'infamia di rinnegare parte di me negli ultimi anni, tutto per un sentimento che oggi non mi appartiene più, nè mi apparterrà in futuro... una stupida gelosia faceva si che tra ventiquattro e due vivessi il sogno di una catarsi e la realtà di una mortificazione irraccontabile che ancora oggi mi ferisce... questo ventinove aprile lo vivrò in maniera diversa, e sarà davvero una festa. Mai più clandestino, mai più timoroso, mai più... e forse oggi l'illusione della agognata catarsi ne diventa il principio... Si avvicina la notte tra il ventinove e il trenta, eccola che si avvicina... eccome se è diversa. Non passerò la notte davanti al televideo a inseguire lo scoccare della mezzanotte, sarò altrove, e quell'altrove è il posto ove avrei sempre voluto trovarmi, ove credevo di non poter approdare mai... è diverso questo ventinove, eccome se è diverso. La vergogna non è messa da parte, ma una nuova dignità si affaccia da questa notte, e, come accade ogni giorno, crescono le esperienze, e cresciamo noi stessi... preparati a ricevere i miei auguri nuovi bat...

venerdì 28 aprile 2006

Sapete cosa? Rileggevo tutti i commenti che avete lasciato in questi sei mesi, per me è facile farlo, non ho bisogno di aprire mille pagine, mi vengono notificati tutti via mail, e li custodisco in ordine cronologico come una reliquia... Sapete cosa? mentre poche righe fa dicevo "questi sei mesi", ho contato più volte con le dita, perchè credevo fossi su queste pagine da molto meno tempo. Sapete cosa? Leggevo e rileggevo, e gradualmente vi ho visti affacciare uno per uno timidamente su queste pagine, lasciare un pensiero in punta di piedi, poi prendere dimestichezza e cominciare giorno dopo giorno a sentirvi a casa. Sapete cosa? Non so immaginare questi sei mesi senza blog, e senza le vostre più di duemilasettecento visite, non riesco a immaginare gli eventi epocali che hanno solcato la mia vita senza l'immagine che ho voluto darne su queste pagine. Sapete cosa? Ho vissuto con voi su queste pagine momenti difficili e momenti meravigliosi, e vi vedo parte di questi momenti. Ho percepito il vostro aiuto, così come raramente la vostra disapprovazione, e continuo a percepire tutto ciò ogni giorno nei vostri sguardi, tra una lezione e una serata, tra un pranzo e un caffè che non mi piace. Credo ormai di dipendere da voi, e ciascuno di voi condivide con me uno dei tanti piccoli rituali spontanei... così non riesco a cominciare una giornata decente se non auguro buongiorno a qualcuno, non riesco a trovare la consueta tranquillità se non siedo accanto a qualcuno di voi, non sono a mio agio se chi doveva giungere alla fine non arriva... piccoli riti, impercettibili sfumature in grado di colorare ogni mia giornata. In fondo da soli siamo ben poco, o quantomeno da solo sono ben poco, per questo spero di ritrovarvi sempre. In fondo da soli non avremmo motivo di esistere, basterebbe ragionare qualche minuto questo concetto, e molte cose cambierebbero sapore...

giovedì 27 aprile 2006

Fabrizio DeAndrè, ballata dell'eroe

Era partito per fare la guerra
per dare il suo aiuto alla sua terra
gli avevano dato le mostrine e le stelle
e il consiglio di vendere cara la pelle.

E quando gli dissero di andare avanti
troppo lontano si spinse a cercare la verità
ora che è morto la patria si gloria
d'un altro eroe alla memoria.

Ma lei che lo amava aspettava il ritorno
d'un soldato vivo, d'un eroe morto che ne farà
se accanto nel letto le è rimasta la gloria
d'una medaglia alla memoria.

mercoledì 26 aprile 2006

Come anticipato da Bat, ieri si è vissuta una giornata particolare, non saprei raccontarla da cronista, nè da giornalista... è difficile riuscire a raccontare un grappolo di emozioni vissute, quando il ricordo di queste è così nitido da non permetterti di andare oltre i milioni di particolari. E allora io voglio raccontarla attraverso la metafora del mio telefonino. Uno dei particolari che si accavallano è proprio questo. Quanti hanno condiviso la giornata di ieri con me forse non hanno notato questo particolare, perchè in verità c'è poco da notare: appena arrivati ho appoggiato il mio cellulare su un muretto, e lì l'ho lasciato, dimenticandomene fin quando il buio che avanzava mi ha suggerito di trasferirlo in una posizione più visibile. Adesso questo piccolo evento mi ha fatto riflettere, e ho verificato che le mie giornate sono scandite dai suoni che provengono dall'utilissimo apparecchio... quella di ieri no, e solo perchè la mia giornata la potevo avere davanti, potevo importunarvi a voce, sapere di aver immaginato una battuta estremamente stupida eppure esclamare "ne ho pensata una talmente stupida che mi vergogno a dirvela", certo di un puntuale "vabbè ora la devi dire per forza.."
E' stato tutto così semplice, eppure così complicato: ho cominciato a rendermi conto di quanto la giornata fosse importante nel momento in cui mi è stato chiesto di inaugurare il primo brindisi.. non ci crederete, ma avevo immaginato almeno quarantott'ore prima quel momento, e avevo preparato un brindisi con due intenzioni particolari... e chi c'era ricorderà che ho detto che erano due i pensieri che avrei voluto illustrare... ciò che non avete notato invece è che solo uno è stato il mio appunto, dedicato ai presenti e soprattutto a quanti sono giunti da lontano proprio per la compagnia che li avrebbe attesi. Il secondo dei miei pensieri quale sarà stato? Appena ho percepito la possibilità di una disonorevole commozione ho preferito tacere... e buon appetito!!!
Un'altra è stata la nota caratterizzante della giornata: una presenza importante, una presenza che volevo estendere a quanti negli ultimi anni hanno condiviso con me innumerevoli giornate universitarie... adesso l'avete potuta conoscere anche fuori dalle mie parole, così come lei ha potuto apprezzarvi di presenza... ho visto come se anche per voi si stesse verificando un riavvicinamento... e allora ben ritrovati... il resto lo ha anticipato Bat stessa nel suo commento...
Per il resto la "solita" irripetibile frenetica gioia che ha sempre caratterizzato i nostri schiticchi, ciaramella a parte, e il desiderio di ritrovarci presto, ancora una volta, a maledire quel bicchiere in più, o il caddozzo imposto dal capotavola di turno, a smettere di far attenzione al proprio piatto e tuffarsi dritti alla fonte...
Arrivederci allora, a presto... celebrando quello che non era solo un 25 aprile, e ricordando un 25 aprile che non avrebbe avuto senso senza il vostro conforto, senza la vostra ormai fondamentale presenza.
[P.S. Luigi, è vero, sono un coglione... ma è una malattia inguaribile...]

I nostri meggaivers, appresa la tragica notizia della mancanza di un cavatappi, si ingegnano con vite autofilettante e tenaglia a stappare una buona bottiglia di nero d'avola. (ovviamente va anche citato il meraviglioso vino di femminamorta che però era contenuto in un involucro più abbordabile :)


Immancabile ritratto di gruppo...

martedì 25 aprile 2006


Questa mattina mi son svegliato
oh bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao,
questa mattina mi son svegliato
e ho trovato l'invasor.
Oh partigiano, portami via
oh bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao,
oh partigiano, portami via,
che mi sento di morir.
E se io muoio lassù in montagna
oh bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao,
e se io muoio lassù in montagna
tu mi devi seppellir.
Seppellire sulla montagna,
oh bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao,
seppellire sulla montagna
sotto l'ombra di un bel fior.
E le genti che passeranno,
oh bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao,
e le genti che passeranno
mi diranno: " Che bel fior ".
È questo il fiore del partigiano,
oh bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao,
è questo il fiore del partigiano
morto per la libertà.

lunedì 24 aprile 2006

Si torna a parlare di cose serie, serie perchè vere, serie perchè sincere, pregnanti... Si torna a parlare d'amore, del sentimento del quale siamo imbevuti, nel quale amiamo crogiolarci, sul quale scommettiamo ad ogni occasione, dal quale traiamo ogni energia... Riflettevo su una considerazione di carattere umano-temporale: la storia che conta di più, la ragazza che conta di più nella vita di ciascuno di noi è sempre l'ultima. Sembrerebbe triste credere che un sospiro per l'ultima amata conti più di ogni storia pregressa, accennata o vissuta, breve o lunga... non è così triste in fondo, è l'aspetto miracoloso dell'amore, ed è tuttaltro che triste, è sbalorditivo... così torniamo alla vita con uno sguardo, e le pene d'amore diventano l'unica splendida emozione che ci ricorda che esistiamo. Eravamo nulla pochi minuti fa, ora realizziamo e ci accorgiamo di soffrire dolcemente, e quindi di esistere... E i giochi delicatamente perversi della seduzione sono la roulette russa alla quale bramiamo partecipare, perchè anche l'amore è un rischio, il più rischioso dei rischi e tuttavia il più attraente, perchè dall'amore ci componiamo, l'amore ci scompone, e tutto sembra ricominciare, ogni volta in maniera diversa, ogni volta le stesse tessere mescolate e magicamente ricomposte in maniera diversa.
La cosa più divertente, più tragicamente divertente, è che oggi queste righe non raccontano il mio presente, piuttosto ricordano un recentissimo passato, passato che torno a rimpiangere, e confidano nel futuro, in un futuro che mi auguro recentissimo... mi manca la roulette, e, in fondo, basta solo un altro sguardo per tornare a sedermi a quel tavolo verde, circondato da un fumo che non appiccica, a tentare il grilletto... toccherà a me questa volta? Torno ad aspettare fiducioso :)...
Tempo di primavera e tempo di pulizie e riorganizzazioni... perciò mi sono preso la libertà di staccare dieci minuti da costituzionale e creare un nuovo spazio sul blog: sulla vostra destra potete ammirare "area download", uno spazio per il momento vuoto ma che potrà presto ospitare tutte le cazzate che avrò intenzione di condividere con voi. Devo ammettere che l'idea, pur se non originalissima, l'ho presa in prestito da magicovinello... Lo spazio potrà rivelarsi utile inoltre anche per uno scambio di files tra colleghi, penso ad una sbobinatura o porcherie del genere che, invece di essere inviate singolarmente a tutti, potranno essere uploadate con semplicità sul blog e scaricate a piacimento... fine comunicazione di servizio...
Buon ponte!!!

domenica 23 aprile 2006

Giusto per ingannare il mio stato d'animo approfitto di questo pomeriggio per una serie di comunicazioni di servizio probabilmente inutili in quanto riguardanti soprattutto dati esteriori del mio blog che non avrete fatto fatica a scoprire da soli: Cominciamo con la nav bar del blog, se ricordate, quella che utilizzavo prima era blu, oggi ne abbiamo una scintillante versione argento, che, oltre ad essere certamente più elegante, fa molto apple :). Avete notato inoltre che ho aggiunto il campo di ricerca Google, questo giusto perchè tra le mille stupidaggini che escono dalle mie dita potreste trovare qualcosa di veramente incomprensibile, e allora forse google aiuta... ovviamente scherzo, ho pensato che potesse essere utile offrire questo servizio e desideravo comunque offrire tributo al mio motore di ricerca preferito... Altra novità che certamente non vi sarà sfuggita, è l'adesione al programma adsense di Google. Per chi non lo sapesse, adsense è un programma che permette di guadagnare attraverso dei link sponsorizzati che trovate in capo alla pagina. Adesso, prima di farvi storcere il naso, annuncio che non ho alcuna intenzione di guadagnare alcunchè con questo blog, che ovviamente non ha e non deve nè vuole avere alcun tornaconto che non sia in affetto e in condivisione (in ogni caso visto il volume di visite del blog potrei realizzare un euro per anno:). Vi chiederete allora perchè io abbia preso questa decisione: la risposta è più semplice di quanto si possa immaginare, e risiede nel meccanismo che muove lo stesso sistema adsense: in pratica, al fine di settorializzare gli sponsor e rendere la pubblicità più mirata possibile, adsense svolge una ricerca sui termini che utilizzo su queste pagine, e in base ad un algoritmo che non conosco poi sceglie quali messaggi pubblicitari far comparire: il divertimento nostro sarà questo, valutare in base a quale meccanismo compaiano degli sponsor "mirati" sulla mia pagina. Ad esempio sinora gli unici link sono stati "acqua minerale", "acqua frizzante", "separazione" e "divorzio"... qualcuno sa darmi il nesso con i miei post? Diciamo che quello che faccio è un piccolo esperimento sociologico, pertanto non mi interessa che clicchiate sugli sponsor. Eventuali improbabili e non voluti ricavi saranno impiegati per offrirvi qualche caffè, o in particolari stati di grazia della mia persona si potrebbe pensare anche a fare un po' di beneficienza.
Un'ultima notazione prettamente folkloristica: negli ultimi giorni il numero dei visitatori è sensibilmente cresciuto, così come il numero dei commenti e i dibattiti affrontati. Non posso nascondere il mio piacere :)... Da 7/50 la quotazione del mio blog è ora su 8/50... non credevo ci sarei mai arrivato e di questo vi ringrazio.
Vi lascio con una citazione di San Paolo, celeberrima e affascinante... citazione che una persona a me più che cara era capace di sintetizzare con sole tre parole "leva l'occasioni"...
La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. La carità non avrà mai fine.

sabato 22 aprile 2006

Non me la sento di dire che questa è stata una brutta giornata, e non me la sento solo perchè non tutto è da dimenticare. Purtroppo è nella natura delle cose che l'evento spiacevole o drammatico invada spietato i nostri pensieri, pronto a scalzare un attimo di gioia, o anche un secolo, perchè se tagli una mela bacata risalta il verme col suo marciume, della pasta attorno, ancora candida e succosa neanche ti accorgi... in ogni caso sarei crudele con me stesso e con voi se dicessi che questa è stata una brutta giornata, e spiego le mie ragioni: ho vissuto un piccolo attimo d'angoscia, ho avvertito un peso opprimente e ho, forse un po' forzatamente, chiesto aiuto. Bene, l'aiuto di cui avevo bisogno è giunto puntuale... parole di consenso, parole di cui avevo bisogno... nella spiacevolezza di dover capire se fossi io a sbagliare, nel timore di dovermene avvedere, ho scoperto che forse per una volta sono più vittima che carnefice, ma si sta male comunque...
Come trascorrerò la notte? Non lo so, ma credo di riuscire a riposare, seppure con quel sapore amaro che non è quello di ieri, è come di dente cariato, nessun bouquet di sapori tg5 stile... Domani si ricomincia, e che il silenzio trascini con se le pulci di questa giornata, che il mio silenzio mi renda forte, che l'ipocrisia di un gesto ridiventi naturale disinteresse. Sia una felice serata per tutti voi, che meritate la mia stima, meritate i miei pensieri, e, ancora una volta, meritate il mio sentito "grazie..."

venerdì 21 aprile 2006

Dovessi definire questa giornata non lo farei... Non è ancora notte fonda, e non c'è silenzio attorno a me, tuttavia i tempi sono maturi per qualche riflessione, per la solita riflessione. Poteva essere una giornata molto triste, invece è solo una giornata leggermente amara, ma di quell'amaro ricercato, quell'amaro sofisticato che non ti fa venire voglia di lavarti i denti, perchè vuoi capirlo fino in fondo, vuoi sfidarlo, coglierne le sfumature improbabili, ricercare sapori dimenticati... un po come quei sommelier del tg5, che da un bicchiere cavano tabacco, pepe nero, muschio, funghi, fiori d'arancio, terra bagnata e chissà quanto altro. Chiedo scusa a quanti l'hanno condivisa con me questa giornata, perchè forse ho esasperato un po' i toni, mi sono lasciato prendere da quella rabbia, quel rancore senza gambe... scusate tutti allora se vi ho dato ancora una volta la scusa per giudicarmi intollerabile... E' buffo osservare come lo stato delle cose cambi da una settimana all'altra... come costruire sedie per anni, e poi dover chiedere il permesso per ripararne una delle proprie, o chiedere il permesso per sedercisi sopra... ancora una volta ho deciso che è meglio lasciare stare, prendermi il ruolo dello stronzo, dell'ingrato, dell'insensibile... oggi sono quello "che non gliene frega niente", oggi non deve fregarmene niente. Non perderò il sonno per questo, la mia coscienza necessita solo della classica pulizia ordinaria, deve essere mondata da mille imperfezioni, ma ancora mi pare, e spero sia così, integra, pure se non esente da mille difetti... La giornata per fortuna si è conclusa nel migliore dei modi, e ho ripescato la mia serenità, ho attinto alla consueta fonte e sono sazio... sono bastati quattro piani d'ascensore, due sorrisi veri e un divano nel quale sprofondare, le mani entrambe dietro la nuca a regalare un po' d'aria alle ascelle... ancora oggi tante parole e nuove soddisfazioni, nuovi traguardi, tutto che pare ricominciare. E tutto va avanti, tutto si ripete. Si ripete ma con esperienze diverse, il brodo è simile a quello di tanto tempo fa, forse solo più saporito, ma di poco... la vera differenze è che non cerco di berlo con la forchetta, mille esperienze, mille lezioni mi hanno condotto al cucchiaio. Eccola che arriva la notte, lontana... e lo sento, è una di quelle che mi porterà a mandare fraternamente affanculo questa vita strana, e ancora una volta mi chiederò "dove vuoi arrivare, dove ca##o mi vuoi portare... prendimi, st###za sono qui, vediamo cosa mi prepari per domani..." ed è tutto così romantico, come romantiche sono le mille pene d'amore, di quell'amore con le crisi d'identità, che sa incarnarsi in mille coppie di occhi, sopirsi un istante e riprendere dopo qualche giorno, l'amore del quale stavo dimenticandomi... ecco di nuovo che arriva, ma quale sarà il suo volto domani? Poco importa, sarà difficile e intenso, e basta così...
Allora scusate Mari, Salvi, Luigi, Gianpa, Pasquale, Bat... forse oggi non vi ho regalato uno spettacolo edificante, ma sono solo io, e della mia inadeguatezza soffro almeno quanto vivo... grazie...

giovedì 20 aprile 2006

Il Matrimonio

Voi siete nati insieme, e insieme starete per sempre.
Voi sarete insieme quando le bianche ali della morte disperderanno i vostri giorni.
Sì, insieme anche nella tacita memoria di Dio.
Ma vi siano spazi nella vostra unione,
e fate che i celesti venti danzino tra voi.

Amatevi reciprocamente, ma non fate dell'amore un laccio:
Lasciate piuttosto che vi sia un mare in moto tra le sponde delle vostre anime.
Riempa ognuno la coppa dell'altro, ma non bevete da una coppa sola.
Scambiatevi il pane, ma non mangiate dalla stessa pagnotta.
Cantate e danzate e siate gioiosi insieme, ma che ognuno di voi resti solo,
così come le corde di un liuto son sole benchè vibrino della stessa musica.

Datevi il cuore, ma l'uno non sia in custodia dell'altro.
Poichè solo la mano della Vita può contenere entrambi i cuori.
E restate uniti, benchè non troppo vicini insieme,
poichè le colonne del tempio restano tra loro distanti,
e la quercia e il cipresso non crescono l'una all'ombra dell'altro.

Kahlil Gibran


Io ho imparato questo, benchè tutto sembri così poco romantico. Io ho imparato, benchè tutto sembri così distante... Ogni tanto anch'io capisco qualcosa. Non voglio commentare questa sera, bastino queste parole. Ciò che avrei intenzione di dire sarà detto, domani forse, o mai... poco importa. Felice serata...

mercoledì 19 aprile 2006

Se non chiedo troppo gradirei che il tenore di alcuni commenti si ridimensionasse. Il dialogo deve essere civile, non accetto che si dia a nessuno della puttana ecc... a cancellare sono io, e mi spiace perchè il ruolo di censore non mi si addice. Mi auguro che certi spiacevoli episodi non si ripetano e mi scuso  se la sensibilità di qualcuno è stata offesa. Cortesemente siate (o meglio sii) civili(e).

domenica 16 aprile 2006

Non credo sia troppo tardi per augurare a tutti voi una buona Pasqua. Ho dovuto viverla tutta questa giornata, per capire che sono i gesti più piccoli a rendere grandi e memorabili le giornate. E' stata una Pasqua particolare, come particolare è stata la preparazione a questo momento. Ho vissuto quella che potrebbe definirsi una "passione", e, guarda caso, è proprio oggi che tutto mi sembra concluso, perchè proprio oggi tutto si conclude, le giornate tornano pian piano ad essere "normali". E sono certo che il normali va virgolettato perchè mai più esisteranno per me giornate normali. E' nella comprensione del valore di ogni attimo che la vita rinasce, nel saper apprezzare uno sguardo, nel tornare a commuoversi per un gesto, o per due parole, per un ricordo... è vero, le tragedie uccidono, o ti rimettono in piedi più stabile di prima. Oggi ho avuto il coraggio di affermarlo, seppur con un po' di vergogna: oggi siamo più forti, non più forti di ieri, più forti di tanto, tanto tempo fa, quando già eravamo invincibili. E oggi allora cosa siamo, se non il prodotto di un'esperienza inimmaginabile, di un disegno deciso ma ripiegato con cura, con quella cura che impedisce anche di sbirciare. Oggi le linee di quella matita le conosciamo, pur senza averle mai viste... E' così che si conclude questa Pasqua, con l'esperienza vera di una duplice risurrezione, e con la rivalutazione del Pietro rinnegante, perchè io lo so, è possibile rinnegare nonostante tutto l'affetto di cui si è imbevuti... e anche questo particolare era nascosto tra le sfumature del disegno ripiegato. So vergognarmene, come so pure profondamente riportare fuori tutto l'affetto di cui ero e sono capace. E' un tornare alla vita ogni giorno, e ogni giorno più forti...

sabato 15 aprile 2006

Mi permetto di scrivere questo post solo perchè chi legge in linea di massima mi conosce, rischierei altrimenti di sembrare impazzito. Superfluo cercare di spiegare il radicamento nel mio pensiero dell'idea di legalità, del concetto di mafia, che da siciliano avverto, sperimento e vivo, inutile raccontarvi della mia emozione nell'aver appreso in diretta della cattura di Bernardo Provenzano... le mie considerazioni oggi sono altre, e si dissociano dalle piccole battaglie condotte anche in prima persona, si dissociano dalle verità inconfutabili che vogliono la mia isola costretta dal giogo della criminalità organizzata... Oggi al contrario mi chiedo un perchè. Le immagini della cattura, le immagini del tugurio, le immagini dei contenitori di ricotta impilati hanno esercitato un'influenza destabilizzante. Mi chiedo a cosa serva essere l'uomo più potente di Sicilia, una specie di Federico II occulto, a cosa serva accumulare denaro, a cosa serva controllare migliaia di vittime, a cosa serva ridurle in schiavitù, quando si ricevono in cambio 43 anni di latitanza, non in ville lussuose, neanche ad hammamet... 43 anni di sepoltura, a mangiare ricotta e a bramare un piatto di pasta al forno. Non credo sia una patologica ricerca del potere senza altri fini. Io non mi so spiegare il perchè di una scelta di vita così drastica, sarò pure ingenuo, o semplicemente stupido... ma non so spiegarmi il perchè, questo come tanti altri. A me Provenzano, l'uomo, l'assassino freddo e razionale, lo stratega del male ha fatto pena, nonostante i morti, nonostante l'indole spietata. Forse egli stesso è l'ultima delle proprie vittime, vittima di un sistema che cannibalizza, che si autocostruisce per autoprodurre e autofinanziarsi. Non riesco a spiegarmi, non riesco a spiegare.
Mi auguro che questo post non venga etichettato banalmente come apologia della mafia, sareste fuori strada. Chi mi conosce conosce il mio impegno, conosce l'argomento e le conclusioni della mia tesi, chi mi conosce sa cosa spero per la mia Sicilia...

venerdì 14 aprile 2006

Avrei tanta voglia di dire la mia su queste elezioni... ma, sapete... tutti questi brogli, le miliardi di schede contestate, quest'Italia spaccata in due... insomma non ho proprio capito come sia andata a finire :)... poi sono di fretta!!! Buona serata!

giovedì 13 aprile 2006

E' vero, avete ragione... tutto è diventato troppo criptico, e mi scuso. Qualcosa mi fa però gioire di tutto questo cripticismo, perchè significa che le emozioni che ho vissuto in questi giorni si sono rivelate talmente intense, talmente profonde, da renderne impossibile l'enunciazione. Ciò che è accaduto più o meno lo sapete, ho trascorso quest'ultimo mese accanto un'amica, una sorella, che viveva momenti difficili. Oggi quel "viveva" assume un valore aggiunto: è giusto utilizzare l'imperfetto: tutto oggi è normale... finisce così questo periodo meraviglioso della mia vita, ho visto lividi e dolori svanire sotto i miei occhi, ho visto sorrisi diventare sempre più evidenti... oggi il mio compito finisce, e mi piace pensare che, forse, ho prestato il mio contributo, e sono servito anch'io, seppur marginalmente, a questa guarigione. Non mi va di raccontare più di tanto, anzitutto per il rispetto che nutro nei confronti della sofferenza di bat, poi perchè sono un po' geloso di queste giornate, di queste emozioni forti, degli abbracci e delle carezze... tutto questo lo voglio tenere per me, perchè tutto questo sarà rispolverato in tutti i momenti di difficoltà che dovrò incontrare... per un mesetto sono stato utile e credere questo mi dà forza... da domani si ricomincia, e tornerò a parlare delle elezioni, dell'arresto di Provenzano... restate sintonizzati...

mercoledì 12 aprile 2006

Ho delle considerazioni da fare, tante... purtroppo non riesco a trovare il tempo, sono di corsa... mi riprometto di strapparlo un po' di tempo, in nottata, o al massimo domani, troppi sono stati gli eventi di questi giorni... buona serata!!!

martedì 11 aprile 2006

E' come aver vissuto le emozioni più forti. E non saperle descrivere. Perciò, questa sera, religioso silenzio...

lunedì 10 aprile 2006

Non so se state seguendo i risultati elettorali... non oso pronunciarmi ancora, pure perchè se le sorti del paese restano incerte, oggi si ricomincia a camminare... ciò che sarebbe potuto non essere oggi è... e sono felice...

domenica 9 aprile 2006

Orca miseria... manco una giornata e pullulano tanti bei commentini!!! Non mi spiego l'utilità di invitare in un commento a votare alleanza nazionale, ma sono tollerante... poi tante cose buffe le faccio pure io :) Non mi resta che ringraziare il dottore per aver fatto gli onori di casa... io corro a dormire tranquillo, fin quando questo odore non abbandona le mie mani...
Ho appena compiuto il mio dovere...

PierPaolo Pasolini, Alla bandiera rossa

Per chi conosce solo il tuo colore,
bandiera rossa,
tu devi realmente esistere, perché lui esista:
chi era coperto di croste è coperto di piaghe,
il bracciante diventa mendicante,
il napoletano calabrese, il calabrese africano,
l'analfabeta una bufala o un cane.
Chi conosceva appena il tuo colore,
bandiera rossa,
sta per non conoscerti più, neanche coi sensi:
tu che già vanti tante glorie borghesi e operaie,
ridiventa straccio, e il più povero ti sventoli.

[da Poesie incivili (aprile 1960)]

sabato 8 aprile 2006

Dimenticavo di citare l'aprile di Guccini...

Con giorni lunghi al sonno dedicati il dolce Aprile viene,
quali segreti scoprì in te il poeta che ti chiamò crudele, che ti chiamò crudele...
Ma nei tuoi giorni è bello addormentarsi dopo fatto l'amore,
come la terra dorme nella notte dopo un giorno di sole, dopo un giorno di sole...

venerdì 7 aprile 2006

Con queste righe si festeggia il post numero duecento. Quella appena trascorsa è stata un'altra giornata emozionante, ho avuto il coraggio di estrarre l'ultima spina che mi tormentava, che tentava di tenermi lontano dalla persona a cui tengo di più. L'ho estratta e subito rimessa al proprio posto, perchè è vero, non bisogna mai dimenticare le colpe, mai, neanche dopo il pentimento, neanche dopo il perdono... Riscopro la semplicità di tanti abbracci, di un contatto finalmente umano. Percepisco la realtà di un rapporto che ha dimostrato di essere immortale, di saper resistere alle avversità più crudeli, più spietate... Ho ripreso in mano la penna, o la tastiera... ho riscoperto la capacità di emozionarmi, ho vissuto l'emozione dello stringere una mano per ore, ininterrottamente, e trovarvi conforto, approvazione o rimproveri, il tutto in un linguaggio fatto di dita che si sfiorano, di gesti semplici, di sguardi complici. Ora che so distinguere e scartare le emozioni sintetiche mi sento forte e riprendo a vivere. Ora tante cose non accadranno più...

Sentivo il bisogno di chiamarti MIA, solo questo ricordo di quella pagina andata distrutta, oggi, lo hai notato, ti chiamo MIA ad ogni messaggio, ogni istante... grazie perchè lo permetti, del tuo perdono ho riempito le tasche, del tuo perdono ho preso nota, del tuo perdono vivo, del tuo perdono sono forte, del tuo perdono ho fatto una lezione, la più importante, del tuo perdono ho fatto esempio, del tuo perdono... solo tu riesci a vedere... notte serena...

mercoledì 5 aprile 2006

Tante cose sono difficili da spiegare, ed è questo il bello... periodicamente ricevo la richiesta di partecipare ad alcuni sondaggi da parte di un'azienda specializzata, tramite internet. Gli argomenti sono i più diversi, così come le domande. Una sezione invece presenta delle domande invariate: sesso, anno di nascita ecc... assieme a queste se ne trova una, alla quale avevo sempre risposto alla stessa maniera: "quale tra queste affermazioni la descrive meglio: a)ricerco la stabilità; b)amo il rischio". Oggi, per la prima volta, ho scelto la "b)". Non perchè avrei il coraggio di mettermi su una moto e prendere i 200 km\h, meanche perchè mi è venuta voglia di fare free climbing (o come si scrive), nè per caso stasera ho intenzione di bere e poi guidare... il rischio che oggi percepisco è un'altra cosa, ed il bello è che è un qualcosa di impercettibile, di difficilmente dimostrabile. E' uno stato d'animo, e non sono io ad essere diverso, è la realtà di cui mi circondo a sembrarmi cambiata. Forse il rischio per me oggi è avere ancora un po' di più compreso il significato del "carpe diem" oraziano, o forse aver modificato la mia nozione di amore, o di egoismo. Non so, e non mi importa poi così tanto. Non so, e il non sapere che un tempo rappresentava l'incubo peggiore oggi diviene semplicemente un passeggero scomodo, sgradito: lo vedo, lo sento, ne percepisco le intenzioni... ma so come controllarlo, come non farmi tediare.

martedì 4 aprile 2006

Cos'è la paura se non l'affinità estrema alla speranza, ad uno sperare che per sua stessa natura figura incertezza... cos'è la paura se non l'esasperazione di questa incertezza, cos'è, se non la sfiducia verso tutto ciò che è calcolo delle probabilità... e allora se sono dieci su cento quelle possibilità abbiamo paura... dieci però sono da parte, ma nella stessa urna, tuttavia ho paura. Passate una notte serena, se potete...

domenica 2 aprile 2006

Sono quasi le 23, e sono attento. La mia nuova condizione non mi consente di sproloquiare come un tempo, tuttavia ci sono, e non dimentico nulla, nessuno. Arriverà per fortuna presto il giorno in cui anche questa condizione dovrà mutare, sarà un giorno commovente, sarà un giorno felice. Sarà anche un giorno egoisticamente triste, tornerò nei canoni dell'inutilità... Non temo nulla in ogni caso, saprò uscirne, saprete farmi uscire... buonanotte...

sabato 1 aprile 2006

Se compro una Panda, probabilmente non avrò i soldi necessari a comprarne una seconda. Se invece compro una Porche probabilmente potrei permettermene diverse altre. Chi mi spiega perchè?