domenica 11 dicembre 2005

Nonostante l'inverno che mi costringe a tenere chiuse le finestre, a quest'ora da casa mia si sente il mare... è maestoso, non è certamente un mare estivo, è il mare di dicembre, spesso, denso, maestoso.. ed è un mare lontano, che percepisco attraverso il vetro, ed è un mare che si scontra col crepitare degli ultimi ceppi nel camino, che si avviano alla fine, che hanno già dato.. incandescenti tentano l'ultimo sfogo, ma già sono andati, e domani mattina solo un po' di cenere, di un grigio pallido.. solo qualche ricordo.. Il mare fuori e il fuoco dentro, ma verso quale direzione tende la mia vita? Mare e fuoco, distese immense contro qualche ceppo.. eppure l'energia è la stessa.. il mare consuma le coste e insidia la strada, il fuoco consuma questa mia sera, e insidia pensieri dolci ma celati.. tra qualche minuto torno tra le mie coperte, e ci torno solo, mi pare tutto così strano.. un letto matrimoniale e un corpo solo, che situazione inutile.. quando i corpi saranno due però mi impegno a cedere il letto matrimoniale per una piazza e mezzo, perchè due corpi e due piazze è una situazione altrettanto inutile.. due corpi e una piazza e mezzo.. ecco la situazione ideale.. intimità omogenea, naturale, semplice... due corpi equivalgono a meno di due anime, una e mezzo...
felice serata, e che le nostre serate potranno essere presto, o un giorno, notti da una piazza e mezza, un'anima e mezza... una di due e mezza di nessuno...