Ecco i versi che vi avevo promesso: parole discutibili ma per me estremamente affascinanti.. non amo il gioco e lo sapete, ma questi versi rappresentano certamente qualcosa in più che un elogio o un invito al gioco, a mio parere ci ricordano che la vita non è schema, non è immagine, la vita è [...].
QUALCHE BUONA PAROLA PER CERTI VIZI
(QUASI UN INNO)
O tu che fatichi sia lustrando stivali
sia come ragioniere o aiuto-ragioniera,
e tu che, per il daffare e la malinconia, hai una faccia
gualcita e verde come un biglietto da tre rubli!
Sarto, per esempio. Chi te lo fa fare
di portare questi calzoni per la prova?
E' perché non hai nessuno zio tu, e se ne hai uno
non è ricco, non è moribondo e non sta in America?
Fattelo dire da uno intelligente e che ha letto molto:
Puskin, Scepkin, Vrubel' non credevano
né al verso né al gestire né a un tono prezioso,
ma è nel rublo che credevano soltanto.
Tu vivi solo per stirare e ferirti con le forbici.
Già la barba ti s'intreccia con la canizie,
ma l'hai mai vista una volta almeno la melarancia
come se la cresce e cresce sopra l'albero?
Sudate e faticate, faticate e sudate,
e i figli figlieranno e ingrandiranno,
altri ragazzi-ragionieri, altre ragazze-ragioniere,
e gli uni e le altre suderanno come questi qua.
Invece io ieri, senza l'ordine di nessuno,
come niente,
a chemin de fer con cento rubli di partenza,
alla sesta mano, me n'ero fatti tremila e duecento.
M'importa assai se, con un dito sulla bocca,
malignano che mi sarei aiutato
segnando un asso e l'altro
impercettibilmente con un'unghia.
Gli occhi dei giocatori nella notte
brillavano come due rubli,
e io li a ripulirmene qualcuno, come un forzuto operaio
scarica la stiva d'una nave.
Gloria a chi per primo ha ritrovato
come rivoltare e vuotare al prossimo le tasche,
senza faticare e aguzzare l'ingegno,
ma in maniera pulita ed elegante!
E quando qualcuno mi dice che il lavoro è ecc. ecc.,
come se fregasse rafano su una grattugia arrugginita,
io, con una mano sulla spalla, gli domando soavemente:
«Voi chiedete ancora carte, quando avete un cinque?».
1915
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