giovedì 28 settembre 2006

Svegliarsi alle cinque di mattina e aspettare che apra il mondo. Perchè il migliore acquisto è avere un desiderio di acquistare appagabile con pochi spiccioli. Per oggi ho investito la mia testa... e sto bene :) Felice notte a tutti!

mercoledì 27 settembre 2006

Cinquemila. E non so perchè mi ostino a sottolineare il momento in cui il contatore degli accessi stacca gli ennesimi mille contatti, ma anche questo vuole essere un modo per rinnovare il mio "grazie". Si avvicina il primo compleanno di questa pagina e comincio ad immaginare una piccola cerimonia tra i frequentatori più assidui, ma più che immaginare per il futuro capisco che è utile ricordare per il passato. E mi rivedo, rivedo il primo post e la mia tesi già rilegata che oggi si specchia in quella che deve ancora venire alla luce, rivedo una serata al bowling e una notte piena di pensieri... poi rivedo la notte del trentuno dicembre, quando ho abbandonato il cenone per lasciare qui due parole. Ricordo il primo post, e non credevo che questa avventura avrebbe superato il primo mese di vita... Beh, sono ancora qui, magari diventato ripetitivo, noioso da leggere, magari a pochi giorni dalla fine definitiva, e questa volta vera. Poco mi importa, oggi ci sono ancora, e questi cinquemila grazie siano per tutti voi...
Tiromancino, Cosa cerchi veramente

Dove vanno le nuvole nel loro farsi e disfarsi
in forme sempre diverse come i pensieri dispersi

Intorno al filo del vento con il passare del tempo
e dietro il fischio di un treno che corre e passa stridendo

eh non è difficile alzare lo sguardo
staccarsi per un attimo da tutto e diventare un altro
e concedersi all'arrivo della sera
dove anche il cielo si perde
solo per capire ancora cosa cerchi veramente

Dove vanno le nuvole disegnando scenari
di torri alte e lagune di funghi e strani animali

eh non è difficile alzare lo sguardo
staccarsi per un attimo da tutto e diventare un altro
e concedersi all\'arrivo della sera
dove anche il cielo si perde
solo per capire ancora cosa cerchi veramente
solo per capire ancora cosa cerchi veramente

martedì 26 settembre 2006

Lentamente si ricomincia, e le mura della facoltà cominciano a mostrarsi sempre più frequentemente. Tornano i volti consueti, i saluti veloci, e ti ricordi di quando più di un anno fa pensasti "adesso il mio più grande desiderio è l'assegnazione di una tesi sul concorso esterno in associazione mafiosa...". Ed era un desiderio che pareva così lontano, irrealizzabile. Poi ti siedi dietro una porta, aspetti una buona mezz'ora. Arriva il tuo turno, entri ed esci dopo trenta secondi con il desiderio che si materializza tra le mani. Tutto semplice, tutto immediato... Capita anche questo, come al disgraziato che fa "sei" al superenalotto: una possibilità su sessantaquattromilioni... eppure così probabile quando in mano hai la schedina vincente...

domenica 24 settembre 2006

Semplicemente vi consiglio di ascoltarla...


Il parto delle nuvole pesanti, Nescia sule

Nu fiore ca nun fiorisce e si ribella
N'occeddu ca nun vula e resta 'nterra
Na fimmina riserva l'attenzione
'ppe l'ominu ca canta 'na canzuna
po' dire cose belle e quanto pensa
po' fare male oppure è sempre uguale
tantu d'amure si po' linchiere la vucca
quantu'ntru ventu amure si 'innì jetta
bruttu bello
jancu nivuru
drittu stortu
curtu longo
uno due tre quattro
e sempre a mia tocca
nescia sule mi sentu a guerra 'ntra
si mani e allura noo
nescia sule ca' 'ntra si mani tegnu a
guerra scura noo
Na maschera brillante m'ha rapito
nu mantu nivuru po' ma cummogghiatu
cum'era tempo arreti e mo' è ru stessu
a vecchia ti 'mbriaca e ti fa fissa
nu corpo 'ntra su pettu m'ha acchiappato
nun c'è rimedio 'ppè sta fucilata
destino amaro 'nterra stivaliatu
mi'nnì ste jenno e signo ancora azato
bruttu bello
jancu nivuru
drittu stortu
curtu longo
uno due tre quattro
e sempre a mia tocca
nescia sule mi sentu a guerra 'ntra
si mani e allura noo
nescia sule ca' 'ntra sa vita c'è ra
guerra e allura noo
nescia sule ca' 'ntra si mani tegnu a
guerra scura noo
nescia sule ca c'è ra guerra ntra sa
vita e allura noo
a pace e ru silenzio 'ntra na botta
il cambiamento giusto 'ntra na morte
distruggere per poi ricominciare
attento a nun ti fare cancellare
belle brutte
janchi nivuri
dritte stortu
curte longhe
unu rue tre quattru
e sempre a mia tocca
nescia sule mi sentu a guerra 'ntra
si mani e allura noo
nescia sule ca' c'è ra guerra 'ntra sa vita
e allura noo
nescia sule ca' tegnu a
guerra 'ntra si mani e allura noo
nescia sule ca 'ntra sa vita c'è ra
guerra scura noo
Continua questa strana condizione, di chi ha chiuso un capitolo lasciando dentro il segnalibro preferito. Continua la condizione di chi non ha bisogno di abituarsi agli eventi nuovi, non ha bisogno di inseguirli, li vive come fossero ovvi eppure se ne sorprende. Voglia di ottobre, dell'antiroutine universitaria, delle telefonate alle sei del pomeriggio, degli sms prima di chiudere gli occhi. Voglia di chiudere una splendida estate che ancora continua, per cominciare un autunno insolitamente pieno di vita, di aspettative, di esperienze nuove quanto congeniali. Voglia di cene sufficientemente numerose, di discorsi interessanti, di rimproveri, di confronti. Voglia di appuntamenti mai rispettati davanti all'ingresso della facoltà... Voglia di voi insomma, di tutti voi. Manca una settimana e manca un giorno. Comincio a pensarci, voglio farmi trovare preparato, come molti di voi si sono presentati a me, circa un anno fa, per farmi comprendere molto. E molto ho compreso. Quanto si comprende davanti a una cameriera che aspetta le nostre ordinazioni...

sabato 23 settembre 2006

Questo non è silenzio. E' recuperare da una fatica che si avverte molto in ritardo... allora, semplicemente, serena notte a tutti...

mercoledì 20 settembre 2006

E' andata anche questa: un bel 27, senza lode ma soprattutto senza infamia, che è ciò che conta... Come me molti affrontano esami in questi giorni o li hanno affrontati, e cerco di stare loro vicino almeno in una misura lontanamente paragonabile a quella adottata nei miei confronti. Inizia adesso una nuova piccola era, domani forse avrò una nuova tesi da svolgere.. e poi... boh. Adesso solo una grande voglia di riposare... una settimana intera almeno. A presto, e grazie...

lunedì 18 settembre 2006

Dovrei fare altre undici pagine per stasera. Se le facessi sarei comunque in ritardo rispetto al tabellino di marcia... E allora passo pochi secondi davanti a questo monitor a cercare di esorcizzare invano una paura che comincia ad affacciarsi. Sono fiducioso, ma non come un mese fa. Perchè la fiducia è una condizione perfida, c'è quando non ti serve, ti abbandona quando hai bisogno di lei. Fortunatamente c'è sempre qualcun altro che ripone fiducia nei tuoi confronti, ed è per questa piccola scorta che vivo. Tra quarantottore tutto sarà finito e sarò qui a riflettere. Come sempre non è dato sapere l'esito di ciò che mi attende, non è lecito sapere neanche se qualcosa mi attende. Resto qui, in attesa...

domenica 17 settembre 2006

Lucio Battisti, Vento nel vento

Io e te io e te
perché io e te
qualcuno ha scelto forse per noi
mi son svegliato solo
poi ho incontrato te
l'esistenza un volo diventò per me
E la stagione nuova
dietro il vetro che appannava fiorì
tra le tue braccia calde
anche l'ultima paura morì
Io e te vento nel vento
io e te nodo nell'anima
stesso desiderio di morire e poi rivivere
io e te...
Devo questo silenzio ai libri. Sono giornate sempre dallo stesso sapore quelle che ti separano da un esame imminente. Ho cominciato a contare le notti tranquille che mi mancano.. ne è rimasta solo una. Certo, tutto ciò che è successo nell'ultimo anno, tutti gli eventi che mi avete visto spiaccicare su questa pagina mi hanno condotto a numerose riflessioni, e il pensiero di fondo non cambia: nell'ultimo anno ho capito cosa vuol dire riappropriarsi della propria vita, riabbracciare ciò che ti era stato strappato. Nell'ultimo anno ho potuto constatare che i vini sono diversi, non possono essere catalogati in rossi e bianchi, e nell'ultimo anno ho saputo vivere stesse emozioni in maniera diversa: per questo non sarà l'esito di un esame a stravolgere i piani della mia vita, c'è dell'altro. Bene, i miei appunti mi guardano indispettiti, a meno di due metri da questa postazione. E' giunta l'ora di andare a recuperarli, torno alla responsabilità oggettiva...

giovedì 14 settembre 2006

Potrai anche perdere la speranza, ma conta poco... sarà lei a non perdere te...

mercoledì 13 settembre 2006

Ci sono dei visi che ti toccano prima che tu li possa accarezzare. Accosti la mano, con timidezza, come si accarezza il viso della persona dalla quale dipendi, e ti accorgi che è diverso, che non hai bisogno di percepire una pelle liscia, calda... perchè un attimo prima che giunga il contatto la realtà si interrompe, subentra uno strano magnetismo, una gravità sui generis: è come se la tua mano si accontentasse di orbitare, in silenzio, accontentandosi di quel contatto etereo. Perchè la mano che amministri si scopre indegna. Subentrano così i pensieri, e sono questi. Gentili quanto inutili. Deboli quanto inappariscenti. Ma presenti, perchè animati da sensazioni che sono sentimenti...
Alla fine rivoluzione non c'è stata, solo un assaggio di ciò che accadrà agli inizi del duemilasette... è stato divertente lo stesso. :)
Un'occhiata ai nuovi ipod non guasta... a presto!

martedì 12 settembre 2006

E' vero, farei meglio a tornare sui libri di penale, ma oggi è martedi, ed è anche martedi dodici settembre... Il martedi per i comuni mortali potrebbe anche essere un giorno come un altro, per chi invece digita da un Mac il martedi assume un valore particolare, il martedi è il giorno in cui si presentano le novità. E se per questo martedi, alle 19 ora italiana, è previsto pure un keynote presenziato da Steve Jobs, il significato diventa solo uno: novità, strepitose novità. Adesso lo so che mi presto ad essere sfottuto pesantemente, ma credo che tutta l'emozione che contraddistingue certi momenti sia dovuta semplicemente al fatto che io ho scoperto una tecnologia amica, semplice, che aiuta. Non lo si può capire fin quando si utilizza un volgare PC Win, e io ne ho utilizzati con soddisfazione parecchi per circa quindi anni. Adesso mi ritrovo l'iTunes Music Store chiuso con la promessa di un aggiornamento, un iTms che perde la m e diventa iTs... Pare sia pronto un nuovo iPod, pare sia pronto anche un sistema assolutamente innovativo che stravolgerà il nostro modo di guardare un film. Bene, di questa attesa al solletico io devo dire il mio grazie a Steve Jobs. Sarà pure un mostro del marketing, sarà quello che volete.. ma... semplicemente funziona, e a me fa piacere così. Aspettatevi un aggiornamento dopo le 19, ammesso che riesca a riprendermi :)

lunedì 11 settembre 2006

Minaccioso il cielo, ma non piove. Minaccioso, ma non vuole piovere. E ripenso al "can che abbaia non morde", sincretizzo questa realtà orizzontale. Era la mia fissazione qualche anno fa: avete presente i libri di storia delle elementari? Ogni civiltà era disposta su una linea orizzontale, sulla quale si seguivano i faraoni e le invenzioni, imperatori e opere d'arte. Capitava ogni volta che ne osservavo uno: l'orizzonte cambiava prospettiva, roteava fino a diventare un punto. E qui i nomi degli imperatori, dei faraoni, le città espugnate e quelle distrutte si fondevano. Restava un ammasso di lettere. E la ruota, il fuoco e il computer diventavano esperienze e scoperte contemporanee, schiacciate da quel punto. La vedo così questa realtà, tutta finalizzata a non finalizzare. Pronta a precipitare indietro, pronta a ripetersi e a recuperarsi, a riciclarsi. E quel punto diventa un foro, e quel foro nasconde la terza dimensione: posso immergervi la mano, affondarvi il braccio e tirare fuori qualcosa, a caso. Osservarla, valutarla e riprecipitarla dentro...

E se il rivoluzionario
non trova altro riposo che la morte,
che rinunci al riposo e sopravviva...
(Guccini, Canzone per il Che)

...perchè un giorno forse da quel foro potrò trarre qualcosa da non perdere di nuovo. Potrò tirarla fuori e immaginare la mia rivoluzione. Sempre che esista una rivoluzione che non sia l'amore che viviamo e da cui siamo vissuti.

domenica 10 settembre 2006

Cono assassino :)... Dottore la faccia lei una piccola recensione, io ho un appuntamento importante... :)

venerdì 8 settembre 2006

Non mi puoi sentire mentre scrivo, starai facendo le tue cose da donna, tra lo specchio e l'acqua calda anche d'estate, tra un dischetto di cotone e una tovaglia. Piccoli riti, quelli che precedono le lenzuola. Non sai di me, non sai cosa sto scrivendo ma forse è a me che pensi. Una cosa sai: anche questa notte sarà diversa, speciale. Cosa ti suggerirà l'immaginazione questa volta? Molto mi importa, è per questo che spero di scoprirmi umile ogni giorno, per fare quattro passi tra i tuoi pensieri senza preconcetti e sperare di scorgere ciò che spero, ciò che vorrei essere certo di sapere. Scommetto che stiamo facendo lo stesso gioco, e anche tu ogni tanto ti abbandoni a immaginare ciò che credi io stia pensando. Ed ecco tutto allora davanti ai tuoi occhi, e tutto per te. Perchè penso di essere fortunato una volta tanto anche io. O forse non ho neanche la forza di pensare: sono troppo impegnato a vivere. Cosa faccio allora, penso? Vivo? Capisco poco, grazie a te. Perchè mi sollevi da questa tastiera e mi accompagni altrove. Mi prendi la mano e mi dai le spalle, a guidare un percorso che mi lascia senza fiato. Scompari qualche istante e riappari vestita di te, di te e basta. Perchè hai saputo essere vera, hai saputo parlare la mia lingua e hai saputo toccarmi dentro. Se non hai imparato tutto ciò altrove allora sei come credo, e sei lo specchio della mia realtà,l'essenza di tanti sogni, il concretizzarsi di cento lacrime, l'ignoto che si conosce, la sapienza che si ignora... e davvero profumi, davvero. Profumi, non sai cosa può significare tutto questo per me.
Lo spazzolino è di nuovo nel suo bicchiere, la luce del bagno spenta, un po' di vapore ancora per qualche minuto aggredisce dolcemente lo specchio... e sembra una stanza orfana, come lo sono tutte le stanze che non visiti, come era orfano il letto fino a pochi minuti fa. Pensa, tra le lenzuola, pensa... perchè tra mille immagini, tra mille pensieri potrebbe apparire quello che ti disegna per l'eternità. Saprai catturarlo e farlo tuo? Sono vivo e per questo lo spero, per continuare ad esserlo... dolce notte...

giovedì 7 settembre 2006

Capita che per raccontare certe cose, per raccontare certe cose meravigliose, certe cose immensamente avvolgenti che accadono non approfitti della notte, della notte che ha salutato il giorno di quegli eventi, e devi aspettare il giorno dopo. E il giorno dopo fai a pugni con la tua incapacità, perchè ti accorgi che sei in grado solamente di stampare delle letterine di pixel su un monitor pieno di pixel. E almeno questi piccoli segni neri servano a ricordare, a ricordare e a farti notare che non tutto può essere narrato, e che ci sono mille realtà, quelle vissute, tristi, e quelle che vivi, ancora da vivere, che non puoi dominare e che ti sfrecciano accanto, ti investono. "E' sopraggiunta all'improvviso, non potevo vederla...". E te la tieni, felicemente ammaccato, capace di notare che il futuro non è quello che immaginavi, che una inconsapevolmente triste realtà si è andata a disintegrare... mangiare una pizza ha un significato diverso da qualche tempo a questa parte. Mangiare una pizza, sorridere, salutare, correre a casa e non vedere l'ora di poter raccontare alle lenzuola i progressi di un'esistenza ineguagliabile...

mercoledì 6 settembre 2006

Doveva capitare prima o poi... sono usciti i nuovi imac come si vociferava... Prezzi al ribasso e una nuova versione da 24 pollici... vi prego, oragnizzate una colletta per me. Se preferite aggiungo alla mia pagina il bottoncino Paypal per le donazioni :)

martedì 5 settembre 2006

It's a beautiful day
The sun is shining
I feel good
And no-one's gonna to stop me now, oh yeah

It's a beautiful day
I feel good, I feel right
And no-one, no-one's gonna stop me now, mama

Sometimes I feel so sad, so sad, so bad
But no-one's gonna stop me now, no-one
It's hopeless, so hopeless to even try

Con queste parole Freddie mercury iniziava un album che segnava la sua fine, "fatto in paradiso", logorato ormai dalla malattia. Oggi avrebbe avuto sessant'anni. Adesso io sono cosciente del fatto che bastano venti anni per vivere a pieno un'esistenza, uno come lui avrebbe vissuto al massimo pure qualcosa di meno. Abbiamo ascoltato la sua voce per qualcosa di meno, e continuiamo ad ascoltarla oggi, continueremo ad ascoltarla in eterno. Perchè lui stesso ha deciso di farsi e farci questo regalo: si è consegnato all'immortalità, ha consegnato la sua voce all'immortalità. Posso aggiungere, e sono convinto di quello che dico, che in fondo però non era la voce il suo pezzo forte, non è stata la voce a regalargli il successo, non è stata la voce a permettergli di cantare pezzi che rimarranno nella storia. Perchè per Freddie la voce era solo uno strumento per esprimere molto di più: la sua grande predisposizione all'amore, la sua voglia incontrollabile di amare e di essere amato... Ecco che allora tutta la sua esistenza può essere letta nelle sue parole, nel testo di "Who wants to live forever" che allego...
Un peccatore, ma ha conosciuto l'amore...



There's no time for us,
There's no place for us,
What is this thing that builds our dreams
yet slips away from us.
Who wants to live forever?
Who wants to live forever?
There's no chance for us,
It's all decided for us
This world has only one sweet moment
set aside for us
Who wants to live forever?
Who wants to live forever?
Who dares to love forever,
oh,
when love must die
But touch my tears with your lips,
Touch my world with your fingertips
And we can have forever,
And we can love forever
Forever is our today
Who wants to live forever?
Who wants to live forever?
Forever is our today
Who waits forever anyway?
Who waits forever anyway?

lunedì 4 settembre 2006

Capita di rado, anzi veramente non mi capitava da molto, molto tempo, ma questa sera credo che andrò a letto con un sorriso soddisfatto, pieno, sereno. In questi undici mesi di chiacchierate mi è capitato di andare a letto felice, soddisfatto, pieno di gioia... ma non come stasera, come questa sera che mi vede "generalmente" sereno, non perchè ho recuperato qualcosa, nè perchè ho raggiunto un traguardo... sono semplicemente "generalmente" sereno. Credo di sapere anche il perchè, ma questo preferisco tenerlo per me.
"Perchè non mi parli?" "Quando non ti parlo è perchè ti bacio..."

domenica 3 settembre 2006

Settembre secondo Guccini, da "Canzone dei dodici mesi"

Settembre è il mese del ripensamento sugli anni e sull' età,
dopo l' estate porta il dono usato della perplessità, della perplessità...
Ti siedi e pensi e ricominci il gioco della tua identità,
come scintille brucian nel tuo fuoco le possibilità, le possibilità...

venerdì 1 settembre 2006

Solo tanta voglia di sproloquiare, di cominciare a scrivere due parole senza un reale obiettivo e di farmi guidare da quelle due parole. Un po come accade in quei romanzi di avventura, o nei road-film, ove il protagonista semplicemente mette in spalla lo zaino o cavalca una moto, esce dal suo familiare cancello, prende la destra, o la sinistra, una a caso e via... Un po' così questa sera, solo la voglia di aggiornare il blog, di scrivere che sto aggiornando il blog, e mentre scrivo che sto aggiornando il blog in mente lasciarsi attraversare da tuttaltro: la serata di ieri, indimenticabile come tutte le mie nuove serate, e il pensiero alla giornata di domani. Perchè le dita conoscono questa tastiera quasi a memoria, e possono permettersi di dissociarsi dal pensiero. O forse sono le dita il pensiero razionale, e scrivendo le loro cose mi impediscono di proferirne altre che devono restare celate ancora un po, ma per quanto. E allora parole che sembrano vuote, ma parole che in realtà ne occultano altre, occultano altri pensieri. Con il loro essere sorde e testarde si abbattono frenetiche sui tasti provvedendo a ricreare qui, davanti ai miei occhi, un effetto collo di bottiglia. Restano così imprigionati i miei pensieri stasera, fluiscono solo queste parole inutili quanto intelligenti...