giovedì 1 dicembre 2005

Spesso ci battiamo per eccellere, per distinguerci, per lasciare il segno, per essere ricordati, per scalare un gradino in più.. oggi credo che sia un errore, e mi impegno a tessere l'elogio della normalità. E allora non è peccato leggere stephen king piuttosto che pasolini, non è peccato comprare gente piuttosto che micromega, non è peccato bere tavernello piuttosto che sassicaia, non è peccato vestire oviesse più che armani, non è peccato mangiare kinder piuttosto che lindt, non è peccato digitare da un pc piuttosto che da un mac (questa mi costa un po':), dissetarsi con l'acqua del rubinetto piuttosto che con uliveto, fumare ms piuttosto che marlboro (fa male lo stesso), prendere il tram piuttosto che il taxi, cenare da donminico piuttosto che da piero, triolo piuttosto che barilla, manica corta piuttosto che manica lunga... potrei continuare per ore.. ma non serve, perchè ho già rinvenuto il vizio: confondiamo spesso la normalità con la mediocrità. Normalità è l'ennesima potenza della chiarezza, della semplicità, il profumo del sapone sulla pelle fresca, i capelli sciolti, i denti un po' storti, gli occhi lucidi, la capacità di emozionarsi davanti a qualsiasi cosa, ridere senza bisogno di una battuta sofisticata, capire senza essere "colti", pesare gli oggetti con la bilancia giusta, regalare una piccola cosa, regalare una piccola cosa ogni giorno, battersi contro le sofisticazioni quotidiane, contro il culturalismo, accettare la cultura e soprattutto quella che non proviene da noi, ammirare la dignità, l'unica esistente, di chi sa di essere al pari degli altri, di chi sa acquistare un giornale a tiratura esponenziale senza preoccuparsi del giudizio degli altri, di chi sa osservare la partita dalla curva con il piacere immenso di farlo e di chi sa osservare la partita dalla tribuna coperta con il piacere immenso di farlo, di chi, universitario, non si vergogna di amare profondamente una persona che non ha finito le medie.. Siamo tutti un po' ipocriti, io per primo, ed ho sbagliato molto. Molti di voi li invidio, perchè sapete essere "giusti", "normali". Spero di diventare presto come molti di voi, e credo di aver imboccato la strada giusta, siamo ciò che siamo, non ciò che facciamo percepire agli altri.. datemi una mano a distinguere sempre la normalità dalla mediocrità, datemi una mano...

1 Comments:

Blogger Gianfranco said...

Ti ringrazio per le splendide parole, ma credo che tu abbia frainteso! Io non dicevo di voler cambiare, ma solo che non è detto che ciò che amo sia "meglio" di ciò che ama un altro, ogni scelta ha la sua dignità, ed io vorrei essere tollerante tanto da apprezzare o quantomeno accettare anche le scelte che non condividerei! Grazie dio!

2/12/05 00:26  

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