martedì 31 luglio 2007

Rapito da un fascio di stelle, costretto senza forza dagli astri a meditare su questa mia e sulle altre vostre vite. Costretto a godere del silenzio e a immaginare sconfinati leggeri fardelli di pensieri. Quella che non è ancora iniziata al mio sonno è una notte di ponderatezza, di pensieri da dedicare affettuosamente a tutte le persone che amo e che non ho potuto degnare di una parola oggi. E' una notte che mostra l'unico motore capace di sconvolgere esistenze in silenzio, quell'amore incomprensibile che fa mutare senza mutare, che ispira senza stravolgere. Per un amore che finisce, questa notte è preparato un sogno ad attendere. Per una vita che si ferma pronto è il cammino da qualche altra parte. Per una verità ritrovata cento misteri arricchiscono questa esistenza.
E ancora una volta mi ritrovo follemente innamorato, della vita e di Lei. Ancora una volta fissare il cielo e notare la mia duplice inscindibile esistenza. Per la prima volta ho contato le stelle questa notte: non sono riuscito a finirle. E mentre scrivo quelle attraversano il mio lembo di cielo. Forse mi osservano invidiose, o forse sono solo felici per me, per noi...

domenica 29 luglio 2007

Quanto è lunga la mia vita? Quanto la mia giornata? Quanto l'esistenza intera? Centouno kilometri. Quei centouno kilometri che ieri mi hanno permesso di vivere ancora una volta intensamente, tra istanti di gioia e attimi di profonda tristezza: tutto quanto basta a rendere una giornata veramente vissuta, sfruttata dalle prime luci dell'alba e congedata a notte fonda. Non è stata fino in fondo una giornata di intensa spensieratezza a causa di qualche brutta notizia arrivata a ricordarci i mille stati d'animo di una vita. E' comunque stata una serata vissuta con i soliti amici, con quanti sanno farmi stare veramente bene in ogni istante. E come ogni volta è stata una giornata diversa nei luoghi ma identica nella sincerità, nella vita, nelle aspirazioni.
Centouno kilometri che benedico, centouno kilometri capaci di riportarmi a casa distrutto di esperienze, centouno kilometri che mi hanno permesso di ringraziare il Cielo se, passando attraverso una città tappezzata di manifesti con la faccia di Satoshitomi, io debba chiedermi: ma chi ca**o è 'sto Satoshitoshi... Che luc fescion urban stail... E quanto siamo fortunati in fondo...

venerdì 27 luglio 2007

Ho appena terminato di leggere La spada di Glauco Silvestri. Il libro mi era stato recapitato dall'autore al termine di una semicompetizione tra blogghers, a titolo di premio per la (im)meritata vittoria. Cominciamo dai dati tecnici: il libro, edito da Boopen, si presenta protetto da una copertina bianca morbida semplice ed essenziale che reca con sè il nome dell'autore, il titolo del racconto e una elaborazione fotografica raffigurante il maestro di spada Flavio Piccioni. Sulla quarta di copertina troviamo una breve biografia dell'autore, l'abstract del racconto e un giudizio sintetico a firma di Antonio Dini. Centocinquanta pagine per la modica cifra di dieci euro.
La storia può definirsi un fantasy con ambientazione reale, come lo stesso autore mi ha suggerito. Il racconto ruota attorno alle vicende di quattro personaggi: Hrabik, Lia, Tukom e Jona. Per evitare di svelare particolari che sarebbe meglio riservare alla lettura, preferisco pubblicare l'abstract redatto dallo stesso Glauco Silvestri:

I tempi sono maturi per il conflitto finale. Da esso dipenderanno le sorti dell'intera umanità. Lo spirito di guerrieri ancestrali, addormentato nei corpi di persone comuni, si risvegliano al richiamo del conflitto. E' tempo di riprendere le armi. La loro forza è nelle loro spade. Spade che possiedono i poteri degli elementi. Acqua, Terra, Aria, Fuoco. Basteranno queste energie a difendere i deboli?

Arriviamo dunque al momento topico: il verdetto :).
Cosa mi è piaciuto: La trama è interessante e mai banale nonostante io non sia un amante del genere. Credo addirittura che questo sia stato il mio battesimo alla lettura di un racconto fantasy. I personaggi sono ben costruiti. Positiva (ma vedi i cosa non mi è piaciuto) la voglia che rimane di un La spada II, per scoprire la sorte dei personaggi rimasta in sospeso. Finale imprevedibile. Si intravede una costruzione piacevolmente cinematografica, forse anche per la ricchezza di dettagli che accompagna ogni scena: è un libro che si vede.

Cosa non mi è piaciuto: L'impaginazione poteva essere più curata, al primo impatto fa molto effetto manoscritto. L'indice è mal realizzato: il capitolo 2 viene dopo il 19; dopo l'1 viene il 10... ci voleva qualche attenzione in più. Diversi sono gli errori di battitura che andrebbero eliminati prima di consegnare un testo per la stampa. Il finale non soddisfa, a meno di non sapere che presto avrà luce il seguito di La spada :).

Nel complesso giudico positivamente il racconto che certamente merita il prezzo di copertina. Credo in ogni caso che ci siano ampi margini di miglioramento, e aspetto di poter leggere l'ultima fatica dell'autore, 31 ottobre, in fase di pubblicazione. La spada è in vendita qui.

Un ultimo cenno deve essere riservato a una piacevole riflessione. Non si può trascurare l'aspetto più umano e romantico di tutta la vicenda: frequentazioni reciproche tra bloggers, discussioni accese, innumerrevoli confronti: la magia del web 2.0 che ci rende tutti un po' più vicini, ci dona la possibilità di pubblicare anche se non siamo amici della Mondadori, di farci conoscere e permettere la condivisione di preziose esperienze che altrimenti resterebbero a marcire di solitudine...
Grazie a Glauco per la generosità e la passione con la quale ha organizzato tutto. A rileggerci presto!


giovedì 26 luglio 2007

Caldo, tanto caldo. E a quanto pare il cervello non lavora sopra i ventotto gradi. Ce ne sono trentatre in questa stanza, forse è meglio tacere...

martedì 24 luglio 2007

Questo silenzio aspetta noi, che non siamo in grado di aspettare così a lungo. Un augurio non è altro che la relazione dei pensieri quando si ama in modo che dire follemente sarebbe un'offesa all'ebbra lucidità del sentimento che ci conduce.
In fondo, se il buio cela ogni tipo di osservazione, lascia sempre lo spazio a due labbra che si sfiorano, a cinque dita che si incrociano. Auguri Vale, per ciò che vorrei dire, tanto meglio tacere...

domenica 22 luglio 2007

Sono capace a volte di capire cosa non sia di questa storia, della mia, della nostra storia. E non è di questa storia il fiume di falsità che divide gli amici da quelli che sostengono che gli amici non esistano. Penso addirittura che siamo pure molto lontani persino dalla sponda. Non è di questa storia chi teorizza l'immutabilità degli eventi, l'inesistenza del perdono, la non riemarginabilità delle ferite. Non è di questa storia l'amore precario, quello in bilico: unico amore è quello che rimane per l'eternità. Non è di questa storia la granita coi pezzi di ghiaccio e la brioche col colorante. Non sono di questa storia i cibi confezionati e il lecchinume di chi pretende di essere lavoratore senza aver la competenza di fissare un chiodo, ferroso o ideale che sia.
Giornata memorabile ieri, trascorsa tra le spiagge di Tonnarella e soprattutto lo splendido Sunrise Bar di Tere. Ancora una volta il forte imbarazzo di sentirmi servito a casa. Il desiderio di sparecchiare o di aprire le vetrine e prendere ciò che desidero con le mie stesse mani. Alla fine dobbiamo fingere di essere stati semplici avventori-amici, anche se c'è stato molto di più, ed anche se ci sarà molto, molto di più ancora. Torneremo presto, magari appena l'ustione di settimo grado si sarà riassorbita. Intanto un'altra giornata da incorniciare, un'altra giornata che abbia saputo farci sentire ancora una volta fraterni amici... ecco le foto!

La favolosa minibrioche preparata con amorevole cura dalla nonna di tere!


Provate a chiedere la granita Luigi: un impareggiabile mix tra la dolcezza dei frutti di bosco e il retrogusto amaro della mandorla.


Niente, questa solo per collocarci temporalmente a imperitura memoria e ricordare le malefatte dei Prof che infestano la nostra amata università di Messina.


Immancabile foto di gruppo con la promettente Vera, ragioniera della famiglia Aliberti!

giovedì 19 luglio 2007

Ci vuole tanta pazienza a volte, una pazienza da scacchista. E un a plombe decisamente zen per restare calmi, per restare calmo. Fossi nato in oriente credo avrei già una scuola e numerosi adepti. Ma sono qui, e della mia pazienza, del mio ascendente zen, non posso che fare il mio più imbarazzante difetto, il più inutile tra gli accessori di una vita. Perchè la mia calma credo sia solo indifferente alla scala dei decibel. Il cervello invece si consuma, e le interiora marciscono. Non mi resta che sperare ancora, perchè tuttavia forse vale la pena di soffrire un'ora quando le altre ventitrè restano indelebilmente degne di nota. Dovrebbe sopportare tutto, e invece tutto finge di sopportare. Nonostante tutto amo, e alla follia...

mercoledì 18 luglio 2007

E' passato il 17 luglio, e non ne ho potuto far nota. Il 17 luglio per un amante delle mele è una data importante, quasi sacra, ieratica. Il 17 luglio è la data di default dell'applicazione iCal fornita di serie su ogni Mac equipaggiato con Mac OS X. Era una giornata da celebrare, quantomeno da sottolineare. Per farmi perdonare vi rimando alla vignetta stupenda apparsa su The Joy of Tech avantieri, e allego in calce la riproduzione del mio dock, con l'icona di iCal che ormai, con aria di forte risentimento, è già scappata al 18...


Sul perchè non abbia potuto scrivere ieri preferisco mantenere il più stretto riserbo: le delusioni più sono intime più distruggono i cuori...

lunedì 16 luglio 2007

Aiutato anche da una buona dose di fortuna, mi sono aggiudicato il premio messo in palio da Gloutchov sul suo blog. Che dire, tanto piacere e un'altra piccola soddisfazione (la settimana scorsa mi sono aggiudicato le spillette di storiediapple.it :)).
Che estate strana, il tempo pare non bastarmi mai e gli impegni si moltiplicano tanto da credere che dovrò rinunciare a molto. Spero di poter trovare presto Tere e la sua nuova attività, come spero domani di poter accompagnare un amico alla vittoria. E tra mille di queste piccole e grandi speranze sopravvivo, sognando vento tra le vele e innumerevoli serate romantiche. Attingo da mille fonti e mi sazio di ciò che non dovrebbe bastare mai. Anche il riposo ha i suoi scheletri nell'armadio. E allora buona notte e un'ultima segnalazione: ho aggiornato il mio account Flickr con gli ultimi scatti della serata di ieri.
Scende come sabbia tra gli spazi delle dita questa notte. E questo centellinare istanti e piccole stanchezze è quasi un invito alla calma. Le ciabatte vanno lasciate dietro l'uscio...

sabato 14 luglio 2007

Vorrei capire come funziona, come si fa. E lo vorrei capire da Diogene di Sinope. Alessandro magno, raggiunto dalla fama che il filosofo si era costruto, o meglio che avevano costruito per lui, si recò presso la sua "abitazione" e gli disse (con parole mie): Senti, io sono Alessandro il grande, posso fare qualsiasi cosa per te, dimmi cosa vuoi e sarai esaudito. E Diogene: spostati di qui, mi stai coprendo il sole...
Giorni di silenzio, solo per la paura di non raggiungere mai quell'estate che a furia di nominare credevo aver quasi esorcizzato. E invece sono finiti gli esami, non per tutti ma quasi. E sono forse svaniti molti timori. E mi riscopro ancora stanco, ma sempre più capace di emozionarmi. Mi basta questo per sopravvivere ancora. Numerose le difficoltà e sempre meno il tempo, ma tanta, tanta fiducia. Ricomincio a scrivere per me, quasi con regolarità. Scrivo e soprattutto forse vivo, un alone di serenità si affaccia all'orizzonte. Forse allora davvero sta per arrivare questa estate, e che sia un'estate in tutti i sensi. E la felicità si accresce appena comprendo che la riuscita di questa stagione dipende più da voi che da me...

mercoledì 11 luglio 2007

Non riesco a scrivere questa sera, purtroppo per me. E allora solo il meritato spazio a Tere (perdona il ritardo :( ) e al Dott. Azzarà per i traguardi raggiunti ancora una volta con infallibile precisione. E mi godo i vostri successi aspettando ancora quelli degli altri, forse veramente allora sarà quell'estate che ancora non è...

lunedì 9 luglio 2007

Fuori, forse, è estate. Lo sento dal fresco che si manifesta solo a sera, lo sento dalle voci di passeggiate tranquille, dai rumori distinti e indistinguibili di decine di finestre tutte aperte. E io qui, con la mia lampada e la matita, a valutare ancora la possibilità di sostenerlo questo esame. Deciderò domani. Adesso solo il giusto desiderio di abbandonare alle palpebre decine di visioni, centinaia i pagine e milioni di caratteri. In fondo sto bene così, perchè in ogni caso tra quarantotto ore tutto sarà diverso, e potrò pensare un po' a stare sereno, a dedicarmi interamente e incessantemente a tutto ciò che amo, a scattare qualche altra foto per il mio account flickr, a cercare un 470 per l'anno prossimo, a costruire i miei personalissimi paradisi artificiali con l'aiuto solo di una mente arruginita. In fondo voglio solo tornare a vivere davvero, e presto... Entra da questa stupida finestra, vieni pure da me, estate...

domenica 8 luglio 2007

Se ne va quasi con circospezione questa giornata. Nel suo silenzio merita certamente una menzione, perchè a differenza delle altre reca con se il primato dei vostri diecimila accessi. Ed è una splendida occasione per dire ancora una volta grazie. E ancora una volta c'è poco da celebrare se non l'affetto del quale mi circondate, il tempo che perdete dietro ai miei discorsi spesso inutili, che da soli si creano e da soli si distruggono, gli interventi mai superficiali, gli attimi trascorsi e che ricorderò per sempre. Saranno due anni di parole a ottobre, e non ho voglia di smettere. Non me lo sarei aspettato. Immaginando di essere io ancora in vita, festeggeremo qui questo secondo compleanno, intanto grazie di tutto cuore per aver cliccato diecimila volte a piena voce, e per avermi fatto comprendere che ciò che a piena voce si vorrebbe trasmettere con forza e immediatezza, spesso dolcemente diventa sussurro e giunge con altrettanta forza e immediatezza. E forse è vero, per urlare non sono nato io, che mai ho urlato e che spesso preferisco addirittura il silenzio. Tuttavia a piena voce non è beffa del mio destino, perchè la voce che mi manca, la forza che non ho è la vostra, e ne posso godere e disporre ogni istante. Ancora una volta grazie, e altre diecimila volte grazie, grazie di cuore.

sabato 7 luglio 2007

Io sono stanco.

giovedì 5 luglio 2007

Potrei dire che la pubblicità della nuova 500 sia pacchiana e mal realizzata, che mette assieme Valentino Rossi e i giudici Falcone e Borsellino, che mischia sacro e profano, che è inefficace, che è molto nazionalpopolare. Però porca miseria mi piace. Servirsi di volti, di ricordi, di eventi anche tragici per pubblicizzare un'automobile forse significa banalizzare la storia e i suoi personaggi, ma è sempre meglio che pubblicizzare un prodotto banale con immagini e slogan banali. Adesso non voglio azzardare che lo spot della fiat 500 possa avere valore persino educativo, ma la musica di Allevi (credo), unita a certe immagini, al cartello "non si affitta ai meridionali", alle proteste operaie di Mirafiori mi ha commosso, e magari spingerà qualcuno a documentarsi. Sono molto imbarazzato mentre scrivo, perchè, conoscendomi, mai avrei scritto a favore di una FIAT che per me ha sbagliato sempre e tutto. E alla pubblicità dunque mi fermo, perchè cassa integrazione, licenziamento e diritti dei lavoratori sono un gorsso problema anche oggi alla FIAT che sta dietro quelle immagini e quei suoni. Non posso però che essere appena ottimista, che sperare che questo possa essere il trampolino per un salto di qualità che in fondo non mi aspetto. La pubblicità però mi è piaciuta, tanto. Certo, palesemente scopiazzata da questa, e palesemente anche in relazione a queste dichiarazioni di Marchionne. Però mi è piaciuta lo stesso.

martedì 3 luglio 2007

Abbandonata l'idea del blog fotografico, ho deciso di aprire un account flickr. Per la vostra serenità cercherò solo di postare gli scatti più significativi, per il momento infatti sono solo un paio. Buona visione! Da questo post in poi troverete il link all'album sulla barra laterale, vedrò di inventarmi qualcosa per segnalare gli aggiornamenti...
Arretrati, e numerosi. Così vado in ordine sparso. Anzitutto un plauso al Bar Irrera, quello immortalato a imperitura memoria tra le note di "In fondo al viale" dei Gens: mi trovavo in compagnia di Vale e della Dott. Gugliandolo, proprio presso il bar sotto esame, il trenta giugno. Volevamo usufruire di due buoni omaggio in nostro possesso. Con il primo avremmo potuto gustare una specie di cocktail al caffè, con il secondo un espresso Illy accompagnato da una sfogliatella alla ricotta. Dov'è il problema? Allego foto della sfogliatella, fate conto che il termine di paragone raffigurato è un cioccolatino. Se però devo proprio spremere un'arancia a favore del Bar Irrera, non posso che affermare che la sfogliatella era eccezionale.

Poi è venuta domenica, ma l'intimità di una giornata così eccezionale preferisco tenerla per me. Posso, al massimo, lasciarvi uno scatto interessante. Cappella laterale della chiesa madre di Savoca:

Arriva infine lunedì, e mi stupisco ancora una volta di come il mio essere sia cambiato nel giro di una manciata di mesi: organizziamo un'immersione col Dottore. Questi giunge presso di me, raggiungiamo la spiaggia e siamo prontamente informati della presenza di numerose meduse. Come fosse la cosa più normale del mondo il Dottore esclama: "Bene, andiamo ad Acqualadrone, conosco un posto splendido", e come fosse la cosa più naturale del mondo raggiungiamo l'altro capo della città. Piacevole immersione, rientro e gelato da "De Luca" a San Paolo. Tutto a spese del Dottore. Grazie!