mercoledì 5 aprile 2006

Tante cose sono difficili da spiegare, ed è questo il bello... periodicamente ricevo la richiesta di partecipare ad alcuni sondaggi da parte di un'azienda specializzata, tramite internet. Gli argomenti sono i più diversi, così come le domande. Una sezione invece presenta delle domande invariate: sesso, anno di nascita ecc... assieme a queste se ne trova una, alla quale avevo sempre risposto alla stessa maniera: "quale tra queste affermazioni la descrive meglio: a)ricerco la stabilità; b)amo il rischio". Oggi, per la prima volta, ho scelto la "b)". Non perchè avrei il coraggio di mettermi su una moto e prendere i 200 km\h, meanche perchè mi è venuta voglia di fare free climbing (o come si scrive), nè per caso stasera ho intenzione di bere e poi guidare... il rischio che oggi percepisco è un'altra cosa, ed il bello è che è un qualcosa di impercettibile, di difficilmente dimostrabile. E' uno stato d'animo, e non sono io ad essere diverso, è la realtà di cui mi circondo a sembrarmi cambiata. Forse il rischio per me oggi è avere ancora un po' di più compreso il significato del "carpe diem" oraziano, o forse aver modificato la mia nozione di amore, o di egoismo. Non so, e non mi importa poi così tanto. Non so, e il non sapere che un tempo rappresentava l'incubo peggiore oggi diviene semplicemente un passeggero scomodo, sgradito: lo vedo, lo sento, ne percepisco le intenzioni... ma so come controllarlo, come non farmi tediare.