martedì 8 luglio 2008

Piccole tranquillità di un agitato.

È cambiata la mia vita, veramente tanto. Lo avrete visto tutti dal diverso ritmo con il quale mi concedo a questa pagina. Gli ultimi post sono stati dedicati al mio rapporto inedito con questa nuova realtà, con la professione che cerco, minuto dopo minuto, di imparare. E potrà sembrare strano, ma tutto questo è divenuto il mio principale intere
sse. Non è svanito nulla del mio passato, non sono scomparse tutte quelle velleità e quei salutari vizi che mi accompagnavano, non sono svaniti gli amici, non è sbiadito l'amore, non si è spento il mio desiderio di apprezzare il cielo notturno, l'altre stelle e gli innumerevoli cosmi personali. È solo che sono qui, dietro questa scrivania o tra le aule per giornate intere, a contemplare umane realtà, a condurmi in corridoi che portano al futuro. Per la prima volta nella mia vita mi sento presuntuoso, mi capacito di capacità che mai prima avrei creduto di possedere, è come se mi sentissi, nel mio intimo, quel qualcosa che mi porterà ad essere un professionista vero domani.
La mattina, ogni mattina, quella cravatta è il nodo più sensibile di un legame nuovo, dal quale mai potrei pensare di liberarmi. E fuggo per restare, nel mio personale paese dei balocchi. Sento che ci siete pure voi.

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2 Comments:

Blogger Franca said...

La cosa importante è che tu sia soddisfatto del tuo nuovo vivere...

11/7/08 21:05  
Blogger marina said...

è bello scoprire di sè che si cresce e che si imparano nuove cose.
L'ingresso nel mondo del lavoro è un momento prezioso nella vita
ciao, marina

20/7/08 20:27  

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