Il desiderio incontenibile di tutte le mie notti.

Vederla mi scuote. E basta l'ombra eterea di un collegamento internet per scuotere i già svegli sensi di un piccolo uomo innamorato. Svaniscono le fatiche di giorni appena sostenibili davanti quell'ombra che si muove e si ripropone discreta sui pixel di questo monitor che adesso mi vede memore narratore di emozioni inenarrabili. Ragazza o donna? Angelo o timido e discreto indice direzionale? A me non importa poi così tanto, a me interessa tendere alla felicità imperfetta e precaria di tutti i nostri giorni. A me interessa la vita fine a sé stessa, quella per cui Vale la pena svegliarsi senza pena e avere qualcosa da fare, qualcuno a cui pensare, una meta da raggiungere o un obiettivo da sfiorare. Nel sonno bramo ogni centimetro di pelle, agitando arti disarticolati senza lei. Nel sonno dipingo agitato i paesaggi che immagino nel fragore della notte che mi consegna all'oblio, e scorgo tra pennellate di un impressionismo pesante laghi e vallate erbose di un verde spremuto all'osso, come si spremono i bei sogni. All'alba mi sveglio di elettricità sentimentale, pronto a scattare da un letto a voler coprire le più disumane distanze a piedi o in bici, caparbio corridore dell'amore aperto al sudore delle passioni. E correrei da lei su una gamba sola o senza gambe, correrei da lei sfidando la gravità e umiliando ogni ostacolo, correrei per il gusto di correre, per il vizio di arrivare stremato tra braccia forti di calore. Ogni boccone del mio pasto è consumato a piedi nudi, tra i profumi di questa primavera nuova ogni giorno, tra le api che approfittano della dolcezza dei miei pensieri per faticare di meno. E le formiche ancora intorpidite tatuano spirali dal significato inafferrabile sulle caviglie. E sono tutto per i miei sentimenti, tutto inebriato da profumi, ricordi e visioni. L'unico cruccio è diventare improvvisamente vittima di una spietata balbuzie quando dovrei esprimermi in termini degni delle emozioni che mi sminuzzano e rimpastano. Torno alla mia vita, con il cuore che a furia di fremiti potrebbe crollare teneramente spappolato al suolo. Che fine gloriosa sarebbe, tesa a cancellare tutti i morti in battaglia che la storia ha glorificato...
Etichette: d'amore
14 Comments:
Bellissime parole. Un post veramente ispirato.
Buona Pasqua
Fortunata questa ragazza...
Grazie amore mio, non ho parole, so solo che vivo di te.
gloutchov: buona Pasqua anche a te!
franca: beh, sono più fortunato io! (suono di violini in sottofondo) ;)
vale: si ma ora non ti priare! :*
Siete entrambi fortunati.
E Vale mi sembra sempre di più, per me solo attraverso la tua immagine, quella Vale che Vale con la V maiuscola.
Buona Pasqua!
mi sento un po' una guardona, ma l'amore è irresistibile.
auguri marina
Grazie guccia! Leggo spesso il tuo blog e finora tacitamente ho ammirato il tuo modo di raccontarti, complimenti davvero...
..ma che magnificenza di post!!! :)
Oh signùr che poeta! Che bei ragazzi fortunati che siete!
Grazie a te Vale e grazie a Gianfranco. Siete delle persone stupende davvero
PER VALE: TI CHIEDO DI AMARLO PERCHE' LUI E' LIBERO E CONOSCE LIBERTA'.
E PERCHE' DEVE ESSERE DI TUTTI.
GRAZIE AD ENTRAMBI
MI RICORDATE CIO' CHE NON E' STATO MA ANCOR DI PIU' CIO' CHE ESISTE
PER GIANFRY: SAPPI CHE NON HO SMESSO DI CREDERE.
VI ABBRACCIO
CRI
Grazie Cri, un abbraccio enorme!
Cri: è probabilmente per lei che posso permettermi di essere di tutti...
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