martedì 1 gennaio 2008

Pare che anno dopo anno tutto cominci a sembrarmi svalutato. I tg oggi propongono solo le immagini delle feste in piazza, dei concerti, dei fuochi d'artificio che accompagnano il consueto bollettino delle vittime. E comincio a temere che le feste si comincino a ridurre a questo, a un inutile servizio di un inutile tg su una inutile festa di piazza. E quanto mi sento fortunato quando ho la possibilità di trascorrere una serata tra amici, che sia vicino o lontano da casa, ma purchè siano presenti quelle solite quattro facce che non abuseranno mai della mia tolleranza visiva. Così questo duemilasette un po' arido di soddisfazioni quantomeno si è concluso nel migliore dei modi. Oggi che sono solo, davanti a questa tastiera, imbottito di analgesici, antimucolitici, antipiretici & co. si riaffaccia questa stupida malinconia. Non è bene iniziare l'anno così, credo.
Resta il tempo, e lo spazio, per il mio augurio diretto a tutti i lettori, gli amici, i nemici, le persone che amo e quelle che mi detestano, oltre a me medesimo ovviamente: Dovremmo avere il coraggio di non lasciare che questo nuovo anno si riduca ad un insignificante ammasso di inutili servizi da tg del giorno uno. Dovremmo avere il coraggio di discernere valori e immondizia. Dovremmo avere il coraggio, una volta tanto, di avere coraggio. Dovremmo avere il coraggio di dire no ogni tanto, agli altri e soprattutto a noi stessi. Dovremmo avere il coraggio di non acquistare scarpe che costino centinaia di euro (questo non mi viene difficile). Dovremmo avere il coraggio di spolverare quella massa amorosa che spesso dimentichiamo di custodire da qualche parte, persa tra le interiora. Dovremmo avere il coraggio di ricordarci come eravamo. Dovremmo avere il coraggio di vivere davvero. Dovremmo avere il coraggio di ricordare che non esistiamo solo per produrre reddito. Dovremmo avere il coraggio di ricordare che non esistiamo affatto per produrre reddito. Dovremmo avere il coraggio di affrontare, senza nasconderli, i nostri limiti. Dovremmo avere molto coraggio, almeno n volte rispetto a quello che crediamo di possedere. Dovremmo avere coraggio. Coraggio.

E un modo semplice quanto intelligente di farsi coraggio potrebbe certamente essere costituito dal messaggio agli italiani a blog unificati per il quale rimando al blog di Franca. Buona lettura.

Pastorato (presepe vivente) di Bafia, frazione di Castroreale, provincia di Messina. La bottega del calzolaio ('u scarparu). Un grazie particolare a Mari e Tere delle quali sono stato incantato ospite.

4 Comments:

Blogger Franca said...

Dobbiamo avere coraggio, ma anche speranza: "Un altro mondo è possibile"

1/1/08 14:20  
Blogger Glauco Silvestri said...

@franca:
No, Gianfranco ha ragione. La speranza non serve. Il mondo lo cambiamo noi persone e, per farlo, basta avere "Coraggio"! Con la speranza non si va da nessuna parte. Bisogna rimboccarsi le maniche e darci dentro... :D

2/1/08 08:52  
Blogger Franca said...

@ Gloutchov:
Se non hai la speranza di poter cambiare le cose, non hai neanche la voglia di provarci!

2/1/08 10:49  
Blogger guccia said...

Io ho abortito la festa del 31 per godermi dall'alba fino al tramonto la giornata successiva.

Buon anno di cuore.
Ci spero sempre in pochi redditi e tanta vita.

2/1/08 18:21  

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