venerdì 28 dicembre 2007

Frenesi festiva, tempo per una semidisintossicazione tecnologica e per assaporare tra le corse quotidiane qualche momento tra amici. In tutto questo, qualche istante prima di riprendere i testi universitari in mano, resta il tempo di un piccolo messaggio similculturale, le gioie e i dolori dei miei ultimi acquisti o regali ricevuti di stampo culturale.
Cominciamo con due dischi acquistati qualche settimana fa e dei quali avrei voluto parlare: Dalla pelle al cuore di Venditti e Di rabbia e di stelle di Vecchioni. Compitino svolto con il dovuto impegno il primo, ma non emoziona. Il secondo l'ho acquistato sulla fiducia trasmessa dallo stesso autore durante un'intervista radiofonica. Non ho mai apprezzato particolarmente Vecchioni, ma le sue parole mi hanno convinto, sembrava voler trasmettere l'idea di aver prodotto l'album della vita, dopo il quale si può morire in pace. Probabilmente sarà il disco della (sua) vita, per me, seppur gradevole, resta insufficiente. In entrambi i casi gli acquisti sono stati effettuati tramite iTunes Music Store (iTms per gli amici), e quindi ad un prezzo più che equo.
Il terzo capitolo di questo emozionante spazio culturale è riservato a Stato matto di Michele Ainis, donatomi dal mai troppo elogiato Dott. Filejaman. Un esame approfondito sarà reso pubblico al completamento della lettura, intanto posso dire che in un momento in cui le varie caste et similia vanno a ruba, il punto di vista meno sensazionalista di un costituzionalista piuttosto che di un giornalista (ista ista ista), potrebbe essere utile a capire molte cose più a fondo. Buoni ascolti e buona lettura e buone feste!!!

1 Comments:

Blogger Franca said...

Io adoro il "vecchio" Vecchioni!

28/12/07 12:17  

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