mercoledì 7 novembre 2007

Non è per nulla una storia mia, non mi rispecchia questo testo, non narra trascorsi che non ho. Semplicemente l'ho ascoltata sul blog di un amico qualche giorno fa, e mi è rimasta in mente.
E in questa sera che non riesce a strapparmi le parole dalle dita ve la ripropongo, augurandomi di non aver mai bisogno di dire che è stato meglio lasciarci che non esserci mai incontrati. Notte, amici miei.



Tua madre ce l'ha molto con me
perché sono sposato e in più canto
però canto bene e non so se tua madre
sia altrettanto capace a vergognarsi di me.

La gazza che ti ho regalato
è morta, tua sorella ne ha pianto,
quel giorno non avevano fiori, peccato,
quel giorno vendevano gazze parlanti.

E speravo che avrebbe insegnato a tua madre
A dirmi "Ciao come stai ", insomma non proprio a cantare
per quello ci sono già io come sai.
I miei amici sono tutti educati con te
però vestono in modo un po' strano
mi consigli di mandarli da un sarto e mi chiedi
"Sono loro stasera i migliori che abbiamo ".

E adesso ridi e ti versi un cucchiaio di mimosa
Nell'imbuto di un polsino slacciato.
I miei amici ti hanno dato la mano,
li accompagno, il loro viaggio porta un po' più lontano.

E tu aspetta un amore più fidato
il tuo accendino sai io l'ho già regalato
e lo stesso quei due peli d'elefante
mi fermavano il sangue
li ho dati a un passante.

Poi il resto viene sempre da sé
i tuoi "Aiuto" saranno ancora salvati
io mi dico è stato meglio lasciarci
che non esserci mai incontrati.

5 Comments:

Blogger guccia said...

Non l'ho letta, l'ho cantata.

Io in questi giorni ricomincio a fare la pendolare e avere nelle orecchie De Andrè o fra le mani un buon libro fa sì che il tanto tempo speso in treno sia il più "utile" ed emozionante della giornata. E per quante volte l'abbia sentito, spesso mi ritrovo a scoprire di non aver mai ascoltato un particolare tratto di poesia. Ogni volta che si cresce se ne scopre un pezzo.

8/11/07 10:33  
Blogger Franca said...

De Andrè è stato, insieme a Guccini, una delle colonne sonore della mia vita

8/11/07 14:29  
Blogger Gianfranco said...

guccia: è l'essenza dell'opera d'arte: non ti stancheresti mai di osservarla, ascoltarla. Ogni approccio ti riserva una nuova, diversa esperienza.

franca: nonostante il gap generazionale... pure della mia ;)

8/11/07 15:06  
Blogger magico_vinello said...

Allora a volte ti piace la musica che metto ;)

11/11/07 10:42  
Blogger Gianfranco said...

magico_vinello: Molto di rado :p

11/11/07 13:37  

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