venerdì 9 novembre 2007

Diventa quasi un rapporto carnale quello col libro, e le pagine cominciano a illudermi di una parvenza di calore. E' un continuo osservare il trapasso di ciascuna pagina da una facciata all'altra, e la pagina diventa un fascicolo, il fascicolo diventa quinterno, il quinterno agglomerato di quinterni. Se ne vanno così queste ultime giornate, a preoccuparsi delle proprie righe, e a cercare conforto tra quelle degli altri. Potrebbe non servire a nulla, e se così dovesse essere, cosa sarà rimasto dell'immaginato calore di questi fogli? Non mi interessa neppure ipotizzare: lo devo alla mia schiena piegata dalla fatica, all'occhio che non risponde più, a questa testa pesante, alla mia voglia di abbandonarmi al sonno. Serena notte...

3 Comments:

Blogger magico_vinello said...

Non è vero che potrebbe nn servire a nulla! Non cominciare a fare il negativo e ad far rivivere in te l'animo di Leopardi :). Cmq appena finisci e vuoi, a prescindere dall'esito dell'esame, entrare nel fututo passa da casa che ti do Leopard.
Ciao ciao

11/11/07 10:45  
Blogger Franca said...

Non è mai perso il tempo passato sui libri.
La traccia della loro presenza resterà per sempre, magari riaffiorando in tempi i in modo impensabili

11/11/07 11:28  
Blogger Gianfranco said...

magico e franca: Beh diciamo che se sapessi per certo di incorrere in una bocciatura trascorrerei diversamente queste ore, con tutto il rispetto per lo studio :).
magico: io a dire il vero volevo comprarlo... però mi stai tentando oltremisura... magari lo prendo in prestito e a Natale, con le tasche fresche, acquisto regolare e benedetta licenza...

11/11/07 13:36  

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