giovedì 4 ottobre 2007

Non basta la leggera brezza di Ottobre, né il fresco di questa tastiera a dissipare la rabbia accumulata nella triste giornata di ieri. Ancora una volta la mia città si trova commissariata, e non solo senza più un sindaco, ma soprattutto senza giunta e senza consiglio comunale. Come questo possa accadere in una città di circa duecentocinquantamila abitanti è già un mistero. Questa volta la responsabilità non è di un sindaco che decide di servirsi dei beni pubblici per i propri affari personali (il sindaco a capo della giunta precedente, Giuseppe Buzzanca, fu dichiarato decaduto per essersi fatto accompagnare in viaggio di nozze con l'auto blu). Oggi la colpa è del duo De Michelis-Craxi, che per il danno prodotto dovrebbero vergognarsi tanto da sparire dalla faccia della politica italiana, loro e tutti i propri discendenti, nei secoli dei secoli. Questa la vicenda: nel duemilacinque i due prodi paladini rappresentanti delle nostre istituzioni democratiche si sfidavano a duello per l'uso del garofano nel simbolo dei rispettivi partiti socialisti (Sic!). L'amore di De Michelis per il proprio disprezzo istituzionale lo spinge a candidare nella città di Messina un sindaco e dei consiglieri provenienti dalla città di Napoli, che solo per aver accettato questo ignobile incarico, dubito abbiano l'intelligenza di segnare col ditino sulla cartina la posizione della città di Messina. Chiaramente l'indegna iniziativa di De Michelis rintraccia la sua genesi nel solo scopo di mostrarsi forte del garofano al cospetto del rivale Craxi. Succede che Craxi, punto dalle spine (sì, lo so che il garofano non ha spine) del garofano sottrattogli dall'avversario, riccorre al TAR che, a sua volta, inspiegabilmente non considerando il parere del Consiglio di Stato che suggeriva di risolvere la questione ad elezioni avvenute, depenna la lista di De Michelis dalla scheda elettorale che avrebbe stabilito le sorti della città di Messina. Francantonio Genovese viene eletto sindaco, De Michelis ricorre. Due anni dopo il supremo organi di giustizia amministrativa, in una maniera tanto inopportuna da sembrare subdola (e quanto mi duole partorire questa osservazione) annulla le intere elezioni. Messina non è più degna di un sindaco, né di una Giunta, né di un consiglio comunale. La Regione Sicilia è incaricata di scegliere un commissario, in qualità, credo, di tiranno, dovendo egli governare in assoluta solitudine la città fino alle prossime elezioni di primavera.
A me tutto questo fa proprio schifo. E mi fa schifo anche la reazione dei Messinesi, che osservano inermi, ormai intrisi di una sfiducia nelle Istituzioni che permette loro di pensare che la presenza di un sindaco, non possa cambiare le cose. Una civiltà degna di questo nome sarebbe in piazza in questo momento. Invece si muovono solo i tavoli nelle stanze buie dei partiti, si propongono nuovi candidati, si studiano nuove strategie del potere. Entrando in città ieri, il mio immaginario proponeva vignette di distruzione: ponti crollati, palazzi dati alle fiamme, ferrovie bloccate. Invece tutto come prima, nella logica di un inerme panta rei. Siamo ciò che ci meritiamo allora.
Starà brindando De Michelis l'idiota? E il candidato napoletano Di Trapani? Complimenti. A loro non posso che augurare tutto il male (politico) possibile, le conseguenze (politiche) più nefaste. E con ciò non mi si accusi di una gratuita difesa all'ex sindaco Francantonio Genovese, che ho accolto sempre con profondo scetticismo e che non ho mancato di criticare in numerosissime occasioni. Messina stava cominciando a muoversi, male, ma lo stava facendo. Certo Genovese non era l'uomo giusto, non era il vero condottiero della rinascita, ma era meglio di tutto ciò che avevamo dovuto subire negli ultimi decenni. Meritava a mio avviso di completare il suo lavoro, e per una volta nella storia, di lasciare Messina con meno ferite rispetto al momento in cui era stata presa in amministrazione.
Sono stanco, per me, per la mia città. Quanto si potrà sopportare ancora?

Aggiornamento: pochi minuti prima della pubblicazione di questo post, ho ricevuto un collegamento dalla Camera dei Deputati. La mia sfortuna non mi ha permesso di arrivare prima. Peccato.


8 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Concordo pienamente... Mi sono svegliata stamattina con un grande senso di insoddisfazione... Tutto quello che ho studiato finora, tutti i valori che ho imparato anche e soprattutto negli ultimi cinque anni di studi si vanificano, come quasi sempre del resto, grazie all'egoismo dell'uomo di turno.

4/10/07 13:41  
Blogger guccia said...

Putridume politico

4/10/07 14:07  
Anonymous Anonimo said...

purtroppo la vita va così...mi spiace per Messina...

4/10/07 16:51  
Blogger Franca said...

E' veramente scandaloso.
Non riesco ad aggiungere altro alle tue amare parole

4/10/07 17:15  
Anonymous Anonimo said...

Mi associo ai sintetici ma significativi commenti di chi mi ha preceduto, ma ti invito a trasformare la tua comprensibile rabbia in nuova forza ed in un sempre più intenso impegno personale per la nostra Città di Messina.

Gianfranco.

4/10/07 19:06  
Anonymous Anonimo said...

non posso più tornare. posso solo scrivere.
cri

5/10/07 00:54  
Blogger Glauco Silvestri said...

Magari il contatto dalla camera ritorna e legge il post...

5/10/07 11:52  
Blogger Gianfranco said...

grazie a tutti... oggi va tutto ancora peggio, le dichiarazioni dell'opposizione sono a dir poco imbarazzanti, e tendono a equiparare la faccenda del sindaco Buzzanca decaduto a seguito di sentenza passata in giudicato per peculato, a quella odierna. Afferma lo stesso Buzzanca che l'importante è aver eliminato dalla scena politica l'avversario, i modi non contano.
Vi prego di diffondere la notizia, pare che in Italia si sia parlato pochissimo di questa tristissima situazione. Non mi importa che linkiate il mio blog, basta mandare i poco informati su google news...

5/10/07 15:45  

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