martedì 16 ottobre 2007

Cosa sa dirmi questa sera, così asciutta, e così fredda, forte dei suoi venti gradi? Perchè la mia estate finisce a ventuno gradi, e ora che per la prima volta sono sfiorato dai venti, sento freddo, un poco. E cosa sa dirmi questa sera spoglia, unta da televisioni in lontananza, dipinta dal vento, e dalla mareggiata che spazza la spiaggia, a soli novanta metri da me, a soli novanta metri e un complesso residenziale? Probabilmente nulla ha da dirmi, e sono io che cerco risposte a domande che non immagino neanche di pormi. Sono io che aspetto l'ispirazione di un pensiero, quando mille pensieri di ispirazione giacciono accantonati in un angolo, stanchi del peso di una crudele immobilità. A letto presto anche oggi, credo. E sveglia presto anche domani, credo. In fondo basta credere un po' a qualsiasi cosa per sapere che si vive ancora, basta credere che un  traguardo, pur lontano, lontanissimo, c'è. Dietro chissà quale curva, dietro chissà quale sforzo. In fondo basta credere, che ciò che  speriamo di credere o crediamo di sperare, da qualche parte, ci sia.
Per oggi, questa abbuffata di virgole può anche bastare.

3 Comments:

Blogger guccia said...

Poetico. Forse un'abbuffata di virgole basta davvero a saziare uno spirito affamato.

17/10/07 10:34  
Blogger Franca said...

"Abbuffata di virgole": mi piace questa immagine...
(Ma non sarà evocata dalla dieta?)

17/10/07 16:16  
Blogger Gianfranco said...

In realtà sono sempre stato un "abbuffone" di virgole, ogni volta devo controllare i miei testi ed eliminarne qualcuna qui e là... :)
Certo, non potendomi sfogare con mille porcherie mi accontento delle virgole ;) sai che piacere... :)

17/10/07 16:24  

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