venerdì 7 settembre 2007

Semplicemente qualche comunicazione, in questa che non è per nulla una giornata eccezionale tra amici che non stanno bene e tanto, tanto studio.
Anzitutto volevo rendere pubblica la mia adesione a pro sport migliori in TV, iniziativa del "collega" blogger diploD. Rinvio al suo blog, che contiene un'analisi lucidissima e ben curata, per approfondire l'interessantissimo tema. Qualora vogliate supportare la meritoria campagna potete parlarne sui vostri blog e magari inserire uno dei gradevoli bottoni realizzati dallo stesso diploD, come ho fatto io sulla barra laterale.
In secondo luogo, leggendo distrattamente qualche testata locale, mi sono imbattuto nella scoperta di un rivoluzionario mezzo di trasporto: il piedibus. Pare che il comune di Cosenza stia per istituirlo. Ora a me sembrava un'idea veramente poco intelligente (per usare un eufemismo), tuttavia il tanto originale mezzo è nato in Danimarca, deve quindi esserci una ragione di grande opportunità che spinga all'utilizzo del rivoluzionario mezzo. Io non la trovo. Chi mi aiuta?

8 Comments:

Blogger Franca said...

Per quanto riguarda lo sport, sfondi una porta non aperta, ma spalancata. Sarebbe ora che in TV si vedessero di più i cosiddetti "sport minori" (minori di che o di chi?).
Questi sport come fanno a diffondersi se nessuno li conosce?
Visto che nel calcio girano tanti bei soldoni, viva la legge del mercato!
Per quanto riguarda il "Piedibus", mi sembra carino abituare i bambini ad andare a piedi e inserire gli anziani in lavori socialmente utili.

7/9/07 21:21  
Blogger Gianfranco said...

Sull'andare a piedi dei bambini non ho nulla in contrario, mi sembra una cosa tanto giusta da sembrare quasi ovvia. Le mie perplessità sono diverse: alle elementari, la scuola che frequentavo era distante e per questo non potevo raggiungerla a piedi. Alle medie invece era vicina e ogni mattina ci andavo a piedi con gli amici. Alle superiori ho preso i mezzi pubblici perchè il liceo era parecchio lontano. Ora io immagino, che come è successo a me, se la scuola è a portata di mano, i ragazzi (e i loro genitori) abbiano la sufficiente intelligenza di scegliere il modo di percorrere la distanza più consono. O sarà anche perchè le strade di Messina non sono paragonabili a quelle di un tranquillo centro, nè i suoi automobilisti... ma io mi immagino questo serpentone veramente in pericolo, olre che scomodo per la stessa piccola allegra comitiva...

8/9/07 08:07  
Anonymous Anonimo said...

Caro Francuzzo,
l'iniziativa del Piedibus è stata adottata anche qui nella Capitale. Le "fermate" sono state fissate non solo vicino agli istituti scolastici ma anche ai centri culturali e di svago. Potrebbe essere un progetto carino e originale per invogliare grandi e piccoli a godere delle città, specie se musei all'aperto come Roma, "ad altezza d'uomo" magari scendendo dal mezzo canonico ad una fermata prima per raggiungere a piedi la meta del Piedibus.
Ti ho "aiutato" almeno un pochino?:)ti voglio bene

8/9/07 11:12  
Blogger Glauco Silvestri said...

Di positivo:
- Un momento di aggregazione per i bambini.
- Un modo di fargli fare del moto senza che lo considerino un obbligo.
- Un modo per far conoscere meglio la città ai bambini.
-Una occasione per informarli sui pericoli che si corrono in strada, la famosa educazione stradale, da sempre presente nel programma scolastico, ma mai fatta sul serio.
- La garanzia che i bambini siano sotto custodia mentre si recano a scuola (per quanto a piedi).

Poi... credo che i bambini che abitano lontani, dovranno comunque prendere un mezzo pubblico e/o essere accompagnati dai genitori, per raggiungere il punto di ritrovo da cui far partire il piedibus.

Io la trovo una bella iniziativa :D

8/9/07 11:22  
Blogger Gianfranco said...

Ok, ok! Mi avete convinto!!! Non parlo più :).
Il primo piedibus messinese mi vedrà come passeggero! :)

8/9/07 11:26  
Blogger Unknown said...

Grazie gianfranco della citazione, anche oggi pessima figura della rai con pallavolo e basket sovrapposti..

Per quanto riguarda il piedibus, beh, a reggio emilia esiste il bicibus, dove un trenino di biciclette se ne va beatamente a scuola e pare funzioni bene. Secondo me sono iniziative giuste, magari non rivoluzionarie, ma corrette nella sostanza.

8/9/07 22:15  
Blogger guccia said...

gianfranco con tutto il terrorismo che viene fatto in Tv su bambini rapiti, pedofili col lecca lecca pronto e cose del genere qui nel nord civile nessuna madre lascia più uscire il bambino da solo. Finiti i tempi in cui i bimbi giocavano insieme in piazza. Il piedibus (che a Collecchio c'è già) serve a far vivere la città ai piccoli facendo sì che le mamme siano tranquille. Si aspetta alla fermata e passa la combriccola che ti viene a prendere. Secondo me è simpatica come cosa, visto che spesso le distanze non sono proibitive. Quei bambini che usano questo strano mezzo magari da grandi saranno adulti senza macchina sempre sotto il sedere.

9/9/07 10:06  
Blogger Gianfranco said...

Ok, sempre più comprendo di aver preconcettualizzato male sul piedibus. Sarà stato il mio immaginario da messinese che mi ha fatto credere irrealizzabile tale iniziativa. Aspetto fiducioso dunque di poter vedere presto nella mia città decine di piedibus, e per il momento metto da parte il mio scetticismo da "buddace"...

9/9/07 10:43  

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