mercoledì 16 maggio 2007

Di nuovo a inseguire pagine su pagine, centinaia di pagine su centinaia di pagine, di nuovo cercare di ricordare la posizione di centinaia di ferri del mestiere che ancora non ho. Fortunatamente resta ogni tanto qualche manciata di minuti che possano rigenerarmi. Così una serata magnifica rende più leggere molte di queste ore che gravano sui polsi e sulla vista. Ed è solo concedersi a sapori e odori ancora presenti, per il tempo che è permesso impiegare nello sfogliare una pagina, quando le righe cessano di essere orizzontali e divengono illeggibili. Pochi istanti, capaci di scaldare ancora un po' ciò che congelato nella memoria resterà per sempre, scaldare per liberare atomi di aromi che risvegliano i sensi, moltiplicano le energie e concedono ampi ma fugaci spazi all'immaginazione che esiste al nostro posto...