martedì 27 marzo 2007

Scopri ogni giorno cose nuove, e sembra la pubblicità di un omogeneizzato. Ma è così. Ad un tratto, mentre ascoltavo ciò che iTunes voleva propormi ho cominciato a ricordare, a ricordare di una sera di qualche mese fa, di una sera e di molte sere. Ho ricordato di come sia bello poter umiliare il proprio pragmatismo, la propria vomitevole precisione in maniera spensierata, con una leggerezza che di certo non mi è propria. Era un martedì, un mercoledì forse, e ho avuto il coraggio di entrare in una pizzeria, deserta, alle ventitre passate. Si percepiva aria di chiusura, pareva fossimo riusciti ad entrare solo per uno scherzo del destino, solo perchè il cassiere aveva dimenticato di chiudere a chiave la porta di ingresso. E' stato romantico: una sera a perdersi e a parlare, a giocare, a sognare... e poi la fame, e la voglia di mangiare. La corsa pazza per trovare un locale aperto, afferrare e spingere una maniglia. Non potevano più buttarci fuori. E per me, da sempre abituato ad essere il primo cliente della serata, è stato un piacevole shock. Dovremmo, dovrei rinuciare più spesso a una piccola parte di me stesso, sempre e a piccole dosi. Riusciremmo, riuscirei a capire molto più di me, riuscirei a ritrovarmi dove non mi ero mai incontrato. Finalmente vita, vita vera: molti più sacrifici, molte più delusioni... ma anche molta più gioia sincera, felicità vera.
E vi lascio con uno di quei consigli che mai siete disposti ad accettare: dite al vostro iTunes di suonare Augustìn Barrios "Mangoré", Cueca. Nessuno se ne pentirebbe. E se trovate la versione di Eliot Fisk aggiornatemi, io per il momento ascolto quella di John Williams.

4 Comments:

Blogger guccia said...

Consiglio accettato. Mi metto subito alla ricerca. Non vedo l'ora che il mio itunes suoni quelle note.

28/3/07 10:24  
Blogger Gianfranco said...

Saresto la prima in un anno e mezzo di bloggamento a seguire un mio consiglio musicale! Me ne compiaccio :) Ma tu sta' attenta!

28/3/07 11:21  
Blogger guccia said...

Semplicemente Incredibile!
E io non lo conoscevo!
Sono ignorante come una talpa di musica (e anche di altro).
Grazie!

28/3/07 17:03  
Blogger Gianfranco said...

Sull'ignoranza ti tengo testa, ho avuto modo di conoscere il pezzo (e l'autore del pezzo) solo un paio di settimane ad un concerto di Eliot Fisk... Chi l'avrebbe mai detto che un mio suggerimento sarebbe stato accolto con tanta soddisfazione... grazie a te! :)

28/3/07 17:17  

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