lunedì 19 febbraio 2007

Sento il fragore delle onde, ed è raro da casa mia. Tutto merito di uno scirocco maestoso. Eppure non soffia il vento contro le finestre, c'è solo il rumore del mare. La luce è scomparsa da un pezzo, la luna affiora appena. Non so spiegare la mia condizione in questo momento, ma è certo che non vorrei essere qui una volta tanto. E non so se ho più voglia di compagnia, o del silenzio sconosciuto di Roma, dei suoi colori strani, dei pensieri che ti lancinano a centinaia di chilometri dai tuoi affetti, del freddo pungente e dell'asfalto umido in maniera inconsueta.
Le onde, di nuovo. Le sento imperiose, e mi sento di sabbia, sulla battigia. Un lembo di schiuma mi raggiunge una, due volte. Ad ogni attacco una parte di me è dispersa nel mio mare e non sono più cumulo di sabbia ma sabbia di atomi. Ancora un'onda e poi un'altra, ecco che scompaio amato dall'onda più audace. Nella schiuma svanisco, da un amore rinasco.

1 Comments:

Blogger Gianfranco said...

Dottore tu mi lusinghi... ma non credo di esserne capace, almeno fin quando sarò ossessionato dagli esami... ad ogni modo, grazie di cuore...

20/2/07 12:35  

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