lunedì 5 febbraio 2007

Il dolore di questi giorni riempie le pagine dei quotidiani, l'etere televisivo. E si parla, come sempre. Si parla, si scrive. La realtà è quella che forse ho già rappresentato tra queste righe: passerà qualche giorno, una settimana al massimo, e quelle pagine che raccontano di vita e di morte diventeranno consueta carta da imballaggio, di quella che la commerciante contadina di uova utilizzerà per proteggere i fragili gusci affidati alle massaie. E quelle che abbiamo pianto diventano anch'esse vite da imballaggio, verranno dimenticate tra l'immondizia. Realtà da imballaggio, notizie da imbalaggio, vite da imballaggio. Senza riguardo, senza alcun rispetto. Perchè il rispetto dovuto alla vita altrui è probabilmente il riflesso sul disprezzo delle nostre stesse vite. E pure il necrologio che un giorno narrerà le nostre gesta svolgerà il delicato compito di proteggere uova, ma fin quando? E le riviste scientifiche non imballano uova, ma troppo spesso marciscono tra gli scaffali di una biblioteca.

Oggi è pure una giornata di festa, che tengo per me.

E oggi pure si parla di me, ed è più che un onore. Se da ieri sentite profumo di zagara spiegatevi il perchè dando un'occhiata alla colonna dei link.