martedì 26 dicembre 2006

Tornato. Amantea, stazione di Amantea, la attraverso di corsa mentre il sole sta tramontando. Il sole sembra spegnersi mentre lentamente sfiora e si immerge nella tranquillità di un mare sereno. Mi sembra strano non vedere l'acqua ribollire a quel contatto, i vapori sollevarsi impetuosi. Stromboli si lascia osservare, quasi appannato, ed è curioso osservare che proprio questo pare più lontano del sole. Il sole si è spento, inghiottito dalle onde impalpabili, Stromboli forse è rimasto lì, appannato, disinteressato, quasi sprezzante. Domani rivedrà in fronte quello stesso sole, nel pomeriggio lo rivedrà scendere di nuovo e accostarsi a lui. Forse domani avranno qualcosa da dire, e non sembreranno così distanti, come oggi.
Mortali, il sole non possiamo sfiorarlo, non possiamo raccontare ad esso le nostre giornate immobili. Mortali, non possiamo neanche guardarlo negli occhi. Mortali, ci armiamo di arroganza, e il suo calore non ci basta, e forse è questa l'unica fortuna dell'uomo, l'unica occasione in cui dispensare arroganza è atto di generosità: se neanche il calore del sole ci basta è perchè il calore di quanti ci amano, di quanti amiamo, serve a noi più della luce...

1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

...coloro che amiamo sono già la nostra luce... :* :)

27/12/06 15:23  

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