mercoledì 13 dicembre 2006

Senza neanche accorgermene ho superato i quattrocento post. Lo so, dovrei cominciare a smettere di sottolineare ogni sorta di traguardo numerico, in fondo tra un trecentonovantanove e un quattrocentotre non cambia assolutamente nulla. Tutta colpa del sistema decimale e dei suoi zeri che rimbalzano decina dopo decina, centinaio dopo centinaio. Ciò che però mi rende sereno dei miei quattrocento post è il loro essere 1+1...+1=400, ciascuno senza pretese, ciascuno senza l'importanza del precedente. In un mondo dove si pubblicano romanzi via blog, dove si snocciolano teorie scientifiche innovative, nuove relatività, io resto con i miei post, uno dopo l'altro, uno più uno, senza nessuna pretesa se non quella originaria, poter dire "grazie...", ogni giorno, prima di ogni notte, un giorno per l'altro. Così, di nuovo, grazie di questi quattrocento e spicci post, grazie della vostra lettura, grazie dei vostri pensieri.

P.S. Noto con piacere che da qualche giorno a questa parte ricevo una visita quotidiana dal Belgio e una dalla Germania (è bello "lavorare" a un blog modesto anche per questo, si possono con piacere interpretare le statistiche senza distrazioni dovute a quantità di visite esponenziali...). Mi chiedevo semplicemente: o voi che leggete questa pagina da così lontano, mi conoscete o esiste davvero qualcuno che legge senza aver avuto il modestissimo piacere di avermi conosciuto di persona? Grazie...