giovedì 28 dicembre 2006

Incastrate tra le pieghe della vita, anime esili, sottili, in corpi ingombranti, in carni che premono. Condizione ricorrente per chi ama pensare, e pensare solo per il gusto di pensare. Per chi ama pensare e non gode della serenità desiderata. Finiamo per scegliere sempre l'unica pietanza che esiste solo nel menù, perchè "scusate, è finitoproprio ieri". Così è la vita, pronta a realizzare tutti i tuoi desideri al settantacinque percento, perchè altrimenti saresti sazio e non ne avresti un secondo, ennesimo, nuovo pronto a sopraggiungere. Che palle però quel venticinque che non puoi toccare con mano, è tutto bello ma... c'è sempre un "ma" da collezionare, da accumulare, da dimenticare. Solo stanchezza e vuoto oggi, solo voglia di riabbracciare le lenzuola...