Non voglio togliermi nessun sassolino dalla scarpa con questo post, non voglio giudicare nè rimproverare nessuno, sia chiaro. Semmai sto qui ad evidenziare uno dei miei numerosi limiti. E oggi non parlo di una pugnalata alle spalle, per quanto l'avessi inizialmente avvertita in questi termini, piuttosto racconto di un proiettile vagante che mi ha raggiunto, perchè è certo che non vi era nessuna volontarietà in quell'atto intriso di dolore. E già lo ricordo come un evento passato, che mi segna come mi segnano tutti gli istanti degni di nota di una vita. Basta poco a stendere una tenda grigia su un volto, basta poco a indirizzare uno sguardo al suolo e a trattenerlo lì per un intero pomeriggio, e quel poco ora mi costringe con gli occhi sulla tastiera e non sul monitor come accadeva da qualche tempo. Perchè è con poco che si scatenano microcatastrofi, perchè ogni "poco" ha un suo peso: basta un granello di polvere in una camera sterile per rendere inservibile un'intera linea di processori, come basta la vibrazione generata da un passo allo stesso scopo, basta un grano di sabbia per devastare ingranaggi precisi, basta una monetina sul binario a far deragliare un treno ad alta velocità, basta nulla a tutto. Ma non è il rancore che anima queste parole, non è la rabbia a trascinare queste dita, è una forza diversa, quella che mi ha costretto a non imprecare mai a caldo nella mia vita, quella che fa sopportare quasi ogni cosa, preda forse di un ottimismo incalcolabile, o forse, e spero di no, della mia incapacità di reagire al male, quella incapacità che fa preferire una sofferenza sicura e continua a una codizione sconosciuta. Sono qui adesso, a rilanciare la mia linea di processori, a ripulire gli ingranaggi nascondendone le schegge con un pennellino intinto nell'olio, a riportare sui suoi binari questo treno. Perchè nulla si ferma in eterno, nulla mi ferma in eterno, e non so da dove venga questa forza, non lo voglio sapere, spero solo di averla sempre. Si è capaci di tante cose, ma bisogna amare. Ed è in questi momenti che mi accorgo di aver amato ogni giorno della mia vita. E non mi sembra una fregatura, nonostante tutto...
sabato 4 novembre 2006
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