domenica 12 novembre 2006

Eccola che incombe anche questa volta, la vigilia, la soglia della notte agitata. Prima il sonno, sempre lo stesso, il sonno immemore. Poi sveglia spontanea alle tre, dieci secondi per realizzare che la mattina è quella angosciosamente attesa. Voci incrociate fino alle cinque e trenta, mezz'ora di oblio e poi barba, doccia, pantaloni, camicia, forse cravatta, giacca, scarpe e chiavi della macchina. E il pensiero che varcata la soglia di casa si cambia, e rincontrare quella soglia coinciderà con un diverso stato d'animo: euforia smorzata o rabbia. Sembra tutto già scritto, e sento che non vale la pena dare un'ultima occhiata alle pagine manoscritte, tuttavia farò finta di farlo. E poi, ancora una volta, dentro il copione... serena notte, a tutti.