lunedì 6 novembre 2006

Cosa chiedere a giornate come questa, iniziata tra le pagine di un libro e morta lì, come si può schiacciare una mosca chiudendo di scatto il dorso... Poco forse, ma mai nulla. Tra vertebre che si lamentano e schiena curva mi sono tornati in mente dei versi di Majakovskij, li pubblico, senza sapere perchè, sperando che siano capaci di procurarsi un senso, di penetrare nell'esistenza mia e di chi legge... ma voi potreste?


Ma voi potreste?

A un tratto impiastricciai la mappa dei giorni prosaici,
dopo aver schizzato tinta da un bicchiere,
e mostrai su un piatto di gelatina
gli zigomi sghembi dell'oceano.
Sulla squama d'un pesce di latta
lessi gli appelli di nuove labbra.
Ma voi
potreste
eseguire un notturno
su un flauto di grondaie?