lunedì 3 luglio 2006

Ed ecco che la vita sa tornare "normale"... cosa abbiamo fatto per meritarci l'essere ospiti persino nella nostra vita, l'essere ospiti di ansie e paure, di scelte così roulette russa style... Forse hai ragione bat, non siamo forti come il tempo, e te lo dicevo pure io "alla fine sarà lui a decidere..." E adesso? Adesso è sufficiente vivere. Io so cosa significa smettere di vivere, l'ho visto nella mia persona e l'ho visto sulla pelle di altre anime che convivo. Per questo so cosa significa tornare alla vita, e non è la serenità assoluta a farci vivere bene. Se non siamo scossi dalle ansie, sconvolti dalle paure, sorpresi dagli eventi come possiamo sentire la vita che ci attraversa? E la vita non è brezza lieve ma uragano, e le spettinature sono d'obbligo. Disarmati noi osserviamo, e dolcemente contiamo le coincidenze che si moltiplicano, ritroviamo un disegno mai immaginato... è la vita, "e non ci puoi fare niente"... e cosa ci faccio io, seduto qui a sproloquiare su quella che chiamiamo "vita", a dispensare consigli improbabili... alla fine è Lei che decide, Lei che spettinandoci sconvolge e Lei che sa come nascondere le carte... Poi momenti come questo, notizie a raffica, in un imbuto di sapori agrodolci: grandi delusioni, profonde crisi e gioie immense, tutto nel giro di pochi istanti. E allora cosa fare? Ma proprio niente, sto seduto qui, e aspetto, aspetto di vedere una crisi risolta, una delusione passata come passano superficiali professori sulle sedie da cattedra, una gioia che si accresce momento dopo momento.. E questo post è tutto per quattro persone: bat, tere e altre due che rimangono tra i solchi dei morsi sulle dita... e, ovviamente, questo post è per questa realtà che viviamo assieme, dispersa su un pugno di pixel organizzati a caso e mossi come dal vento, su un monitor che non è così irreprensibile...