giovedì 15 giugno 2006

Di nuovo qui a narrare di un altro viaggio... e mi fa uno strano effetto, mi credevo sedentario e invece adesso qualcosa mi spinge sui binari, in posti che non sono i miei. Diventa una dolce consuetudine quell'intercity notturno 792 delle 21.25. Ed è un treno strano, giunge per metà da Palermo e per metà da Siracusa, si ricongiunge sulle rive dello Stretto, o forse un po' più in là, nella stiva del traghetto, per giungere intero a Roma, tornare sui suoi passi e di nuovo scindersi a Messina. Lo prendo ancora una volta, ancora alle 21.25 e parto. Stranamente buona compagnia questa volta, un signore romano di mezz'età dall'accento particolarmente spiccato. Per il resto lo scompartimento è vuoto, vedo solo due prenotazioni che dovevano essere onorate a Taormina e che invece corrispondono a due posti splendidamente vuoti. Restano due sedili da verificare: uno sarà occupato a Villa, l'altro a Paola. Capisco che ci sarà da ridere quando, appena appena entrati nella stiva del traghetto il mio compagno di viaggio romano ha un attacco di panico: "Ao' sce stanno a portà nta na fabbrica de acido! andò stamo oddio! amo sbagliato strada! Un semo un treno merci!! Oddio!"... gli spiego che è solo il traghetto, mi invento una funzione per quei fusti e per i tubi che sono ovunque, si tranquillizza. A Villa sale invece un simpatico signore catanese, anch'egli dall'accento mooolto spiccato. Si comincia a chiacchierare e assumo la funzione di interprete: il romano non capisce nulla di ciò che dice ma annuisce spaventato, il catanese non capisce nulla del romano ma non è altrettanto delicato nella reazione e volgendosi a me ripete in continuazione: "Ou ma chi spacchiu dici chistu, ggranfigghiuisu*amin**ia". Pian piano gli argomenti si snocciolano e le orecchie si abituano, cominciano a capirsi. Il catanese verso mezzanotte comincia a fare lo stratega e lancia sul piatto un'idea meravigliosa: non appena arriviamo a Paola, suggerisce, spegniamo la luce, chiudiamo le tende e teniamo la porta, dimodochè il legittimo intestatario della prenotazione, credendo magari di disturbare possa volgere altrove. Sembra un'idea bizzarra ma accade così: vediamo l'ombra di un figuro che legge i cartellini sul nostro scompartimento ma vede tutto oscurato, attorno gli altri sono tutti illuminati. Si legge nella sua ombra una forte incertezza, cinque minuti di dilemma, si allontana, poi ritorna, staziona dietro la porta.. il catanese sussurra "ggranfigghiuisu*amin**ia, ggranfigghiuisu*amin**ia".. la tensione è palpabile. L'uomo ombra fa per aprire lo scompartimento ma il catanese tiene serrata la porta, sconsolato l'uomo ombra decide di andare altrove, tutti lodiamo il catanese che sempre più felice continua ""ggranfigghiuisu*amin**ia, ggranfigghiuisu*amin**ia!!!". Si decide di riposare. Arriviamo a Termini con qualche minuto di anticipo, saluto i compagni di viaggio, imbraccio lo zaino e percorro quelle che ormai diventano vie familiari: la solita edicola mi fornisce due biglietti integrati giornalieri, metro B stavolta, è la prima volta che la prendo. Supero fermate che evocano ricordi mai assaporati, che so, "magliana" ecc.. scendo a EUR Palasport. Verifico la posizione della sede che domani mi vedrà concorrente e torno subito indietro, a Roma uno non si mette certo a visitare l'EUR e quei laghetti lordi... Scendo a "Colosseo", percorro in giro l'anfiteatro Flavio e decido che a Termini ci devo arrivare a piedi, solo dopo aver segnato sulla cartina i punti di interesse che andavano toccati. Così dal Colosseo percorro via dei Fori Imperiali, Piazza Venezia, Via del Corso, Ministero della Difesa, Palazzo Chigi, Fontana di Trevi (sono le 6.40 e degli omini arancioni stanno raccogliendo le monetine!!!), Quirinale, Palazzo della Consulta ove entro per scattare delle foto ma vengo allontanato immediatamente da un Carabiniere, infine via Nazionale, Piazza Repubblica e Termini, esco da via Marsala e raggiungo l'alloggio. Sono già parecchio stanco, camminando sono le nove passate, ho già chiamato Bat e ritorno in metro, linea A, fermata "Giulio Agricola", ci vedremo e andremo a visitare la mostra "Antonello da Messina" alle scuderie del Quirinale. La abbraccio e torniamo in metro: un salto a Tor Vergata per adempimenti burocratici e poi via, incontro all'arte... L'attesa alle scuderie non è lunghissima, giusto il tempo di ricevere qualche nozione introduttiva dalla preparatissima guida che ha deciso di regalarmi la sua preziosa compagnia lungo le sale espositive. Ciò che avviene all'interno non so descriverlo, alla gioia di poter visitare quelle opere con la compagnia di Bat si agiunge l'orgoglio nel vedere il mondo ai piedi di un artista mio concittadino, Bat conosce tutti i segreti di ogni tela e me ne illustra sapientemente tutte le qualità. Grazie Bat. Mancano pochi giorni alla chiusura, invito quanti ne abbiano la possibilità a farlo questo sforzo, soprattutto per un messinese è un'ocasione irripetibile, vale la pena fare più che qualche sacrificio. Andiamo a mangiare qualcosa in un locale fighissimo veri fescion en trendi, il Cafè Renault, mangiamo bene, paghiamo poco e ci immergiamo nelle nostre chiacchiere in un'atmosfera extremili cul!! Riaccompagno Bat a casa, ci scambiamo il nostro arrivederci e torno in albergo, sono le tre e sono distrutto. Mi sdraio e volano parole sognanti. Vorrei vedere Piazza di Spagna nel pomeriggio ma non ce la faccio, decido così di limitarmi ad un giro in zona Termini, sorvolo sulle porcherie che ho mangiato e rientro presto in camera. Doccia purificatrice e altri pensieri misti a parole, inizia la partita ma ho di meglio a cui pensare, quegli omini si muovono ma restano dietro ai miei pensieri. Mi addormento. Sveglia alle 5, doccia e partenza alle 6, ancora una volta pago per una colazione che non posso fare... Metro B e ripercorro le strade del giorno prima. Entro al Palalottomatica dalla porta dei campioni o delle star, calco il parterre senza parquet, ma giusto il tempo di registrare la mia presenza, la prova si svolge sugli spalti. Formalità di rito e via alle danze, rispondo a tutte le 60 domande non so con quale esito. La prova termina e scappo alla metro, verifico l'esistenza di un intercity prima dell'eurostar che avevod eciso di prendere, rocambolescametne riesco a fare la prenotazione e per un soffio riesco a salire sul treno che parte puntuale. La compagnia non è entusiasmante a parte i fratellic alabresi sulla cinquantina che decidono di mangiare le cose più oleose che potevano trovare all'autogrill... Colpo di scena, pescatori occupano la stazione di Bagnara, così siamo costretti a prendere il pullman sostitutivo a Gioia Tauro. Sorvolo anche sulla pessima organizzazione e sulle bastonate che volano, ma si parte. Sorvolo pure sull'autista che più rincoglionito non si può, sbaglia pure l'uscita autostradale.. lasciamo perdere.. arrivati a Villa siamo un migliaio, gli sfrattati dal treno. Cerco di spiegare a un folto gruppo di cinesi perchè non c'è un mezzo navigabile pronto per noi. Sta per scoppiare la rivolta, un'ora di attesa e niente traghetto. E' qui che accade il colpo di scena: nel tumulto generale una voce si alza: "GGRANFIGGHIUISU*AMIN**IAAAAAAAAA!!!!" Era lui! L'amico catanese dell'andata che agitava le folle! gli vado incontro e ci salutiamo affettuosamente... arriva la zattera, vedo la mia città di nuovo da vicino, sbarco... casa. Finisce anche questa, e anche questa finisce con un grazie a chi c'è stato e soprattutto alla mia guida Bat. () Alla prossima...

Io e il Colosseo


Io e Giulio Cesare dietro che richiama la mia attenzione...


Omini arancioni scopano le monetine nella fontana di Trevi..il tintinnio è impressionante


Io e Bat sul bus...

2 Comments:

Blogger Gianfranco said...

La bellezza è tutta sua caro dottore... ha ragione... ma devo arrangiarmi... mica posso nascondermi.. :)

16/6/06 21:00  
Anonymous Anonimo said...

gianfry fai proprio cagare!!!!!!!!!!ke6brutto!!!!!!!!scommetto ke la tua mamita ti ha messo vomito come secondo nome,invece carina la tua amiketta.......biriccone..........gianfry I can live with or without you.....ciao VOMITINO!!!!!!!!!!

21/6/06 19:31  

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