giovedì 30 marzo 2006

Un'altra volta è notte (cit) e scrivo... Ho appena finito di celebrare l'appendice rilassante di un post-lauream tra amici. Il dottore per il quale nutro profonda stima mi ha fatto notare che questo blog è diventato monotono. Non posso che essere daccordo, in fondo capita di vivere delle parentesi in cui le emozioni cominciano ad essere stabili, immutate per giorni... voglio però soffermarmi questa notte su quel termine, "monotonia", che credo di aver imparato a familiarizzare in questi giorni. Credo di essere riuscito a capire, negli ultimi giorni, come possa delinearsi un momento di monotonia, credo che potrebbe bene immaginarsi che vivere settimane supini su un letto, senza avere neppure la possibilità di muoversi per trovare un briciolo di sollievo sia la realtà più monotona esistente. Lo credo davvero, altrimenti non farei di tutto per trovare diversivi idioti, per strappare un sorriso improbabile, per cercare di cavare dalle mie incapacità un briciolo di sollievo... da quella monotonia però, dalla contemplazione di quella apparente monotonia fioriscono emozioni nuove, inaspettate o semplicemente sperate... emozioni difficili da descrivere pur se solide, stabili, semplici... monotone no. Non posso accettarlo... la monotonia è tutta nelle mie incapacità, nella mia stanchezza, non nelle emozioni, nè in quel lettino. Allora è vero, queste righe cominciano a diventare monotone, ma fin quando dietro questa monotonia vi sarà lo stato d'animo che mi sospinge è meglio così. Non stancatevi di leggermi se potete, perchè la mia forza siete anche voi... abbiate pazienza e foese un giorno riuscirò a esprimermi, e allora sarà bello anche per voi... buona notte...

1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

cu fu??!!cu fuu a tacciare di monotonia compare francuzzo??!!!!!non scherziamo con le cose serie!!Si faccia avanti il colpevole..se ne ha il coraggio..io un'idea ce l'avrei...:)

31/3/06 12:20  

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