lunedì 20 marzo 2006

Eccomi tornato, in un periodo fatto di silenzi, in un periodo in cui è la vita a comandare, e a mostrarsi in tutta la solidità della sua essenza, spietata e allo stesso tempo più che generosa. Mi trovo di nuovo su questa tastiera e non ho voglia di raccontare ciò che è accaduto, ho solo il desiderio di condividere frammenti di un'emozione ininterrotta che si è impadronita di me da qualche giorno. Allo spavento e all'irrazionalità sono seguiti attimi di sollievo, attimi di ansia, attese interminabili, carrozze ferroviarie, ore di angoscia, altre attese dietro una porta maledetta... poi uno sguardo, frammenti, espressioni sconosciute, dolore... un' esperienza shoccante, allietata solo dalla gioia di poterla raccontare in questi termini. E la gioia infinita del servizio, lo scopo di una vita che pare realizzarsi, un sentimento di utilità inedito. Sapere di esserci e di trovare, vivere nuove responsabilità e sapersi rimproverare un passato di cui si prova vergogna... tutto pare finito, e pare ricominciare adesso... un'altra esperienza allineata, un'esperienza completa, un'esperienza che non mi riguarda direttamente e che pure però si vive sulla mia pelle, nella mia carne. Non mi resta che ringraziare, non mi resta che vivere questi istanti con commozione e riordinare ancora una volta la gerarchia sulla mia scala di valori...