lunedì 9 gennaio 2006

Questo post, nelle intenzioni della mia mattinata, doveva essere dedicato ad un concetto che rimestavo da tempo... gli eventi a volte ti costringono a cambiare molto di quanto avevi stabilito, e gli eventi oggi mi costringono a rimandare la mia banale e incompiuta dissertazione pseudofilosoficamente spicciola. Tutto ciò perchè oggi non è una giornata serena, come non lo sono state un altro paio negli ultimi due mesi. Gli esami hanno fatto morti e feriti, ed è un periodo veramente negativo sotto questo aspetto per molti di noi. Già il solo fatto di equiparare una sessione di esami ad un campo di battaglia è abbastanza deprimente, ma è così.. perchè davanti alla cattedra non devi portare solo la tua cultura e le tue abilità, vi è dell'altro: strategie e tecniche di fuga, nozioni di mimetismo, armature, capacità di sopportazione... tutto molto triste. Ed è a voi, (a noi) che dedico questo post, a quanti si sono dovuti alzare dalla poltroncina, sempre troppo bassa, con le labbra tra i denti... se è accaduto però vi sarà una ragione, io credo così, e si prepara per voi (e per me) qualcosa di meglio, qualcosa di grande, una soddisfazione in più. I miei complimenti oggi sono riservati alle pochissime eccezioni, che sono poi la conferma dei miei pensieri.. una cocente sconfitta a dicembre, una rivincita con gli interessi a gennaio...
Sarà una notte disturbata, ma domani si apre un giorno nuovo, discorsi nuovi, nuove colazioni, nuovi incontri, nuove passeggiate serali... e tutto pian piano passa, come sono andate archiviate tutte le altre grandi o piccole delusioni, che una volta esorcizzate, ci hanno fatto esclamare "*++*++*ç@@@"... a domani, coraggio...