domenica 8 gennaio 2006

Dopo le fatiche delle festività natalizie, oltre a riaprire i testi universitari, ho ricominciato anche con le letture dilettevoli. Sul mio comodino è aperto in questo momento "il lupo della steppa" di Hesse, gentilmente donatomi da Antonio inteso "il calabria". La lettura prosegue, e la nottata di ieri mi ha lasciato una sorpresa amara, tra una riga e l'altra mi sono ritrovato in quella che è una descrizione della natura di certi uomini che non avrei mai voluto condividere.. purtroppo però la realtà dei fatti, la natura di certe sensazioni e la descrizione accurata disegnata dall'autore lasciano poco spazio all'immaginazione: mi vedo come il lupo della steppa, con una aggravante rilevante: non mi appartiene l'indole selvatica, ribelle... è tutto molto triste. Per una maggiore comprensione rinvio alla lettura del testo, molto curato e ben redatto. Le mie ultime speranze sono riposte nella parte di libro che devo ancora leggere.. magari il verdetto sarà diverso per me, e me lo auguro. Quanto letto ieri però mi lascia poche possibilità, urge cambiare, perchè adesso che mi rivedo in una descrizione scomoda e spiacevole non mi accetto. Questa lettura mi è stata utile per il momento, e da domani porrò attenzione ad alcuni atteggiamenti, porrò attenzione alle mie scelte, e tutto sarà diversamente ponderato. Sperando di non restare in eterno nel limbo dell'apatia e del cambiamento gattopardiano che per il momento mi accoglie... di questo mi scuso con tutti voi... buona serata, e in bocca al lupo agli esaminandi di domani..