mercoledì 9 novembre 2005

Cosa accade quando non sappiamo scegliere? Quando una decisione non è un tormento ma un piacevole rimbalzare tra labili strutture mentali? Quando siamo davanti al banco del gelato e il cuore dice "bacio" perchè è il tuo gusto, gli occhi però cercano invano di gustare mandorla tostata, c'è sempre però melone con i pezzettoni che ti tenta.. tutto sotto lo sguardo del gelataio con il cono in mano, vuoto.. un altro cliente dietro.. che sensazione magnifica.. ma anche delicata, ti senti un po' come un capo di stato con il dito che freme sul bottone rosso. Trenta secondi, cercando di nascondere un'esitazione che a confronto un fiume in piena è la goccia che trasuda dalla bottiglia ghiacciata... poi in un istante "il dado è tratto!".. se la serata è monotona dirai "bacio", più spesso ti capiterà di affiancare al bacio uno dei gusti che ti tentava, raramente dirai "cioccolato ed ananas!".. e una terza mano senti che cresce dentro la scatola cranica e ti schiaffeggia il cervello, il gelataio esita sperando che tu possa cambiare idea, ma alla fine hai già fatto abbastanza danno e confermi la scelta con un sorriso.. ti piacerà? Chi lo può sapere, certo è che il trauma dell'opzione ti ha già saziato abbastanza... Poi lo guardi con soddisfazione quel cono, compiaciuto... può darsi che una settimana dopo tornerai a sceglierlo... ma anche no.

P.S. Ho la certezza che le pagine di questo blog hanno varcato i confini nazionali! Qualcuno mi legge persino da firenze, milano, roma e, dulcis in fundo, catania (tranquilli, è letto da messinesi che esportano la civiltà in quel loco disghraziato)!

1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

comunicazione di servizio:
tutto chiaro!

10/11/05 09:20  

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