venerdì 31 marzo 2006

Se dovessi definire una serata piacevole non rinuncerei a proporre l'affresco di quella appena trascorsa... Sarà stato l'ottimo cibo, le splendide persone, il vino allegro, le mille stupidate... tutto sembrava trovarsi al posto giusto nel momento giusto. Basta poco per rendere speciale una serata, forse basta una tovaglia nuova e qualche candela, la cura e l'affetto di chi ospita... o forse solo i sorrisi distesi, l'incoscienza dei gesti. Ancora una volta la gioia sta nei particolari, uno dei quali mi ha particolarmente affascinato, e per questo lo tengo per me, in silenzio... La cosa più significativa la rinvengo proprio adesso: nonostante la semplicità e la naturalezza di tutto ho qualche difficoltà a spiegarmi, un po' come difficoltà avrei a narrare l'odore del pane appena sfornato. Quindi accontentatevi di un altro semplice grazie, sincero... Un'ultima considerazione mi sia permessa: non si può essere sereni e così felici dopo una splendida serata come questa, se la serenità non si è aggressivamente stabilita nel profondo... non si notano i sorrisi, non si notano i gesti se l'animo non desidera notarli, e il desiderio è solo esperienza... grazie di cuore...

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

....la descrizione non si sofferma sullo stato della nostra cucina dopo il fuoco incrociato di bacio e zuppa inglese.....indimenticabile!!!!

2/4/06 16:24  
Blogger Gianfranco said...

La mia mente aveva accantonato lo shock... ora mi paghi le cure psichiatriche!!!! poi non potrò mai perdonarmi l'essermi fatto scudo con il corpo di Tere... ma non credevo che il terrorista avrebbe sganciato la micidiale arma!!! Tutto mentre tu ti sollazzavi a la tualet!!!

2/4/06 16:39  

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